AVEZZANO – È bastato un post dell’ex assessore al verde, ed anche abbastanza colorito, a far scattare la polemica sul web per il “presunto” taglio dei Prunus in via Bagnoli ad Avezzano che sarebbe avvenuto in questi giorni.
È Crescenzo Presutti, ex assessore dell’amministrazione decaduta De Angelis, fautore del taglio degli alberi di piazza del Mercato dove sono poi sorti i monumenti al verde in ferro, già arrugginiti, a lanciare la polemica.
“Assassini, balordi, delinquenti. Non ci sono più parole.”
“I prunus non vanno potati, al più solo dopo la fioritura quando vanno eliminati solo i rami secchi. Si può contenere la chioma attraverso una leggera potatura sempre dopo la fioritura. Arrestate tutti, assessore all’ambiente, sindaco, giunta, consiglieri, dirigenti. E con loro tutti i cittadini che li hanno votati. Per carità, questi erano quelli che protestavano per il taglio dei platani malati.”
Parole forti, quelle usate dall’ex assessore, in più di un post su Facebook. Ma c’è un ma, come in tutte le affermazioni che gli ex amministratori di una consiliatura disastrosa ci hanno spesso dispensato.
La potatura del Prunus è avvenuta il 3 dicembre 2021, come da rilievo fotografico geolocalizzato effettuato dalla ditta che ha eseguito i lavori, in pieno periodo, appunto, di potatura. (FOTO ALLEGATA)
“Il Prunus nel periodo primaverile ricopre i rami privi delle foglie di migliaia di piccoli fiori rosa” – afferma Marino Santilli, titolare della ditta appaltatrice dei lavori di manutenzione – “Una potatura invernale, invece, va fatta periodicamente cioè quando la pianta ha bisogno di ritocchi nella struttura scheletrica. Naturalmente la fioritura dell’anno in corso sarà ridotta. Mentre la prossima fioritura sara più compatta e rigogliosa. E comunque noi siamo attenti a queste cose, e stiamo parlando di 8 piante che dovevano essere ricondotte a dimensioni più adeguate e questa potatura non poteva essere fatta dopo la fioritura (cioè in piena vegetazione) ma solo nel periodo invernale, come è stato fatto. Ci dispiace essere etichettati “assassini, balordi, delinquenti,” alla luce poi della nostra ultra 30ennale attività sul campo del verde. E non escluderemo eventuali ragioni nelle sedi più opportune.” – Conclude Santilli.
Insomma, una magra figura e una polemica come al solito stucchevole, fatta di toni di basso livello, atti solo ad infangare sia l’attuale amministrazione che la ditta appaltatrice. Ma che gli “ex” abbiano la memoria corta lo sappiamo molto bene, ma addirittura di accorgersi solo ora di una potatura fatta 4 mesi fa è il massimo.