L’AQUILA – Arrivata questa mattina la notizia (ancora ufficiosa) della proroga del contratto per gli operatori socio sanitari impiegati nei penitenziari aquilani. Dopo le varie denunce avanzate dalla UIL FPL e PA è stato deliberato, infatti, il loro impiego per lo meno fino alla fine di Giugno. Soddisfazione è stata espressa da Mauro Incorvati e Gianna Tollis della UIL FPL e da Mauro Nardella della UIL PA
“La notizia appena appresa ci rende felici anche perchè sappiamo benissimo quale importanza riveste questa importantissima figura nello scenario sanitario carcerario e, soprattutto, cosa avrebbe significato per l’intero sistema penitenziario aquilano, e non solo, il non poter contare più su questa essenziale figura professionale qualora il primo di Aprile non avessimo potuto più contare sul loro prosieguo lavorativo”, affermano i tre componenti della UIL, “Come si sa il loro rapporto con l’Amministrazione Penitenziariasi sarebbe concluso, contestualmente alla fine dello stato di emergenza, il 31 marzo prossimo. Ora sappiamo che non sarà così”.
“Avremo ora più tempo per pianificare tutta quella serie di interventi volti a far sì che si raggiunga, così come prefissato proprio dalla UIL, l’obiettivo della strutturazione degli OSS negli istituti di pena ed eventualmente la stabilizzazione di coloro i quali si sono prodigati e non poco per la salvaguardia dell’assistenza sanitaria in carcere in piena pandemia COVID”, Continuano i tre sindacalisti della UIL, “A tal proposito giungono notizie molto positive dalla Regione Abruzzo. Sembrerebbe, infatti, che siano state attivate importanti interlocuzioni tra l’assessore alla Sanità Nicoletta Verì e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria proprio per far sì che si studi l’ipotesi di un loro impiego in pianta stabile nelle carceri di Sulmona, Avezzano e L’Aquila e non solo”.