“PIANTIAMOLA DI INQUINARE” Emblematico è il titolo del laboratorio messo in scena dalla classe 4A guidata dalla professoressa S.Franchi: Piantiamola di inquinare l’obiettivo dei ragazzi è infatti quello di sensibilizzare in merito a una problematica che ad oggi riguarda tutti noi: l’inquinamento. Focus del laboratorio è il metanolo, indispensabile per quella che è definita auto del futuro, sapientemente presentata e spiegata dagli alunni, che nella prima parte espositiva si occupano anche della presentazione dei vari tipi di motori esistenti focalizzandosi sui relativi problemi in termini di inquinamento per terminare con le cause che rendono il metanolo un combustibile ecosostenibile e vantaggioso. È stata prestata inoltre particolare attenzione all’esposizione dell’elettrolisi, processo che si trova alla base della produzione del metanolo, fornendo ai visitatori nozioni più specifiche e tecniche in merito a tale argomento. Altra sezione del laboratorio, in riferimento allo spirito di tutta la settimana scientifica legato alle nuove frontiere, si concentra su un metodo innovativo di coltivazione detto fuori suolo, il quale sfruttando quello che viene definito sistema a marea per innaffiare, permette di coltivare determinati tipi di vegetali senza avere necessariamente bisogno di un suolo fertile. Senza dubbio l’esperienza derivante da questo laboratorio, oltre ad essere di forte impatto a livello di sensibilizzazione, rappresenta un’ottima base da cui partire se si vuole sapere di più sulle auto a zero emissioni , tanta è la cura riposta dai ragazzi nell’esporre argomenti anche molto elaborati senza lasciare nulla intentato al caso. Irene Ranalli
“RICICLA E INDOVINA” La classe 4O sotto la direzione della professoressa A. Pietrantoni propone un laboratorio che si dedica interamente ai visitatori; la modalità mediante la quale sono stati esposti gli argomenti è infatti prevalentemente di stampo ludico e soprattutto interattivo. Ad una parte iniziale espositiva, presentata per mezzo di un video realizzato dai ragazzi nel quale al concetto di economia circolare è affiancato l’operato di una delle più grandi ed importanti aziende locali che si occupa di riciclo e smaltimento di rifiuti: la Tekneko, segue quella che costituisce la vera e propria anima del laboratorio. Attraverso una simulazione, che prevede l’inserimento di determinati rifiuti negli appositi contenitori, i visitatoti sono stati fortemente sensibilizzati sul tema del corretto riciclo, successivamente è stato svolto un gioco a squadre, ugualmente volto alla sensibilizzazione, ma più in particolare alla conoscenza di determinate nozioni, spesso date per scontate, riguardanti uno dei materiali più utilizzati dall’uomo: la plastica. L’esperienza si conclude con la presentazione di un’applicazione nata recentemente: “Too good to go” che mira fortemente non solo all’attuazione di un’economia circolare, ma anche alla trasmissione di un importante messaggio, attraverso questa applicazione è infatti possibile acquistare anche ad un terzo del prezzo iniziale prodotti deperibili che rimangono invenduti a fine giornata diminuendo lo spreco e ottenendo benefici sia dalla vendita che dall’acquisto di tali beni. Irene Ranalli
SCOPRIAMO IL COLPEVOLE. A, sotto la direzione della professoressa Sandra Cinque, ci accoglie facendoci immergere nella trama di un cortometraggio incentrato su un crimine, scritto, recitato e ripreso dagli stessi alunni. Nel momento in cui si è più presi dalla trama il filmato termina lasciando un finale aperto, saranno poi infatti i ragazzi ad accompagnarci nell’analizzare ogni prova rilevabile sulla scena del crimine e ci condurranno alla scoperta del colpevole. Esamineremo infatti il moto parabolico del proiettile, come si sia arrivati all’arresto cardiaco e il normale funzionamento del cuore. Si spiega poi come distinguere il sangue della vittima e quello del colpevole, incentrandosi sulla procedura che consente di ottenere informazioni dall’analisi del sangue e dei rispettivi antigeni. Successivamente si dovranno rilevare le impronte digitali latenti presenti sulla scena, si userà una polvere nera e del nastro adesivo per ottenere uno stampo dell’impronta digitale del colpevole, e la confronteremo con quelle registrate sulla banca dati. Per fare ciò capiremo come si paragonano due impronte digitali e come se ne identificano due appartenenti alla stessa persona. La prova schiacciante si avrà però tramite l’analisi del DNA prelevato da un campione di saliva mediante la tecnica del fingerprinting, si conoscerà quindi il colpevole e si otterrà un movente. Caso risolto! Elena Di Genova
LUCE E COLORI. Avete mai pensato che la fisica o la chimica siano noiose? Gli alunni della classe 4G seguiti dalle professoresse Fabrizia Finucci e Sandra Cinque hanno ampiamente dimostrato il contrario. Creando un’atmosfera quasi incantata, in cui si è assorbiti dalla luce e dalla musica, gli studenti presentano vari fenomeni luminosi chimici e fisici, talmente particolari che al primo approccio li si potrebbe definire magici. Ovviamente non c’è nulla di magico e ogni esperimento viene spiegato in maniera chiara e completa dal punto di vista scientifico e matematico. L’aula è avvolta dalla penombra che viene interrotta da fasci luminosi coloratissimi usati per mostrarci nel modo più concreto possibile i fenomeni di riflessione, rifrazione e fluorescenza. Nel bui possiamo fingere di essere dei ladri che, fuggendo da una banca, devono evitare di far scattare gli allarmi a luce infrarossa, apprendendone e comprendendone il principio sul quale si basano. Abbiamo poi un’esaustiva spiegazione di come il colore stesso può indicare approssimativamente il pH di una soluzione, e un’interessante intervento spiega la teoria atomica di Bohr illustrando inoltre il processo di eccitamento di un elettrone, facendo avere esperienza di un fenomeno tanto complesso utilizzando una pallina e un asciugacapelli. L’attenzione dello spettatore è continuamente sollecitata da varie attività interattive e sfide che gli vengono poste. Elena Di Genova
STUPEFACENTI STORIE Il 4E , grazie al lavoro svolto dal Prof. Di Profio e da tutti i docenti del Consiglio di Classe, denuncia il gran problema dell’abuso di alcol e droghe, che coinvolge anche i più giovani .
L’alcolismo è infatti sempre più diffuso nelle nuove generazioni, nonostante i numerosi gruppi di supporto, poiché i giovani assumono più alcol di quanto il loro fegato possa metabolizzare, il che porta, prima del coma etilico, a un grande scoordinamento, che viene testato sulla stessa pelle dei visitatori, a cui viene chiesto di seguire un percorso mentre si indossano degli occhiali speciali che simulano la vista di un ubriaco. L’abuso di droghe, invece, modifica il modo in cui vediamo il mondo in maniera molto più concreta, come dimostra la Dream Machine, che proietta i visitatori direttamente all’interno delle allucinazioni percepite
dai pazienti. Ma partiamo dal principio… ripercorriamo infatti tutta la storia dell’utilizzo di tali sostanze, nata per soli scopi curativi per poi finire nelle mani di grandi pensatori del passato (a questo proposito viene citato
l’Oracolo di Delfi) o di culture ancora incivilizzate, che scambiano allucinazioni per apparizioni divine, e il sintomo del vomito per liberazione dai mali. Al giorno d’oggi lo scopo è puramente ricreativo, tuttavia, a prescindere dalla categoria di sostanze, provoca una grave dipendenza, di cui è difficile liberarsi. Eppure, i sintomi provocati sono ben diversi l’uno dall’altro: se in alcuni casi ci si limita ad uno stato di euforia, in altri, come quello del Krokodil, si subiscono danni irreparabili persino ai tessuti ossei. Il messaggio che i ragazzi vogliono mandare ad ognuno di noi è quello di imparare a controllarsi, si servono infatti della figura dell’attore Robert Downey Jr., ex dipendente da droghe, che sostiene che il percorso di recupero è quello più importante, ed è necessario combattere la dipendenza ogni giorno. Erika Maselli
COSMOLOGIA Il 3G e i prof F. Schiappa, Domenica Sabatini e Massimiliano Capodacqua, ci portano in un viaggio universale, che parte dai tempi mesopotamici, quando l’universo era ideato in senso astrologico, in gruppi di segni zodiacali in associazione all’atlante di Dendera. Alla nascita della scuola di Mileto, sono invece le stelle fisse a farsi “protettrici” del mondo, che se per Aristotele si divide in sublunare e sub-celeste, con Protagora compie un moto circolare uniforme, i cui dubbi saranno risolti dall’epiciclo tolemaico. Con un salto temporale arriviamo al tabernacolo del Medioevo, i ragazzi ci mostrano un modellino di terra piatta sormontata da un monte da cui dipendono giorno e notte; eppure, questa convinzione si scontra con quella dantesca, che attraverso i suoi 9 cieli paradisiaci conferma la rotondità della terra. La vera rivoluzione è quella scientifica, che non si affida più alla concezione religiosa delle cose; infatti, il protagonista per Copernico era il Sole, che per Galilei era a macchie, mentre tutti quelli che ora vengono considerati miti, saranno sfatati da Brahe e Keplero. La concezione moderna dell’universo si fa tutta relativa, grazie agli studi di Newton e Einstein, potrebbe avere forma piatta, sferica o iperbolica, o addirittura presentare metauniversi paralleli al nostro. Questo viaggio nel tempo ci offre diverse visioni dell’universo in cui viviamo, mostrandole in maniera concreta, attraverso rappresentazioni e modellini, così da permettere ad ognuno di noi di credere in ciò che
riteniamo più giusto. Erika Maselli – Andrea Franzi