Dal divario salariale (in Italia al 5% secondo Eurostat) alla partecipazione politica, dalla forza lavoro alla presenza nei consigli dei amministrazione delle aziende, nel nostro Paese le donne stanno vincendo la sfida del Glass Ceiling. E abbiamo anche il 36,51% dei deputati ed il 34,89% dei senatori che sono donne
Nel resto del mondo, però, la situazione non è così rosea. I Paesi in cui, secondo i parametri rilevati dal portale, i livelli di parità dei sessi sono più bassi sono Marocco (con un indicatore di parità di genere pari all’8%), India (10%), Messico (11%), Giappone (12%), Cile (14%), Spagna (15%) e Francia (17%).
I Paesi caratterizzati da una maggiore parità tra uomini e donne sono invece quasi tutti dislocati nel Sud-Est asiatico ed includono Filippine (64%), Thailandia (62%), Indonesia (59%), Vietnam (55%) e Corea del Sud (52%).
Secondo questo indicatore, l’Italia si trova tra i Paesi più virtuosi con il 48%. Ma c’è ancora molta strada da fare, soprattutto a livello di percezione.
Vero è infatti che solo una minoranza della popolazione mondiale crede che uomini e donne siano trattati senza alcuna discriminazione di genere.
Senza contare poi i livelli allarmanti di molestie e violenze sessuali subite dalle donne: ma i dati più preoccupanti si registrano in Messico mentre in Italia il fenomeno è relativamente contenuto.
Le molestie sessuali rappresentano un fenomeno che ha una portata più grande di quanto ci si possa immaginare.
A livello mondiale, nella fascia di età tra i 18 ed i 34 anni il 16% delle donne ha subito una qualche molestia, ma la percentuale si dimezza nella fascia di età tra i 35 ed i 54 anni e scende sotto al 3% al di sopra a partire dai 55 anni. Forse perché le over-35 di oggi sanno gestire meglio ogni situazione.