È arrivata ieri la nota dell’ISPRA che, rispondendo ad una richiesta del 3 marzo, formalizzata del Parco Nazionale della Maiella e della Regione Abruzzo di concerto con gli altri enti coinvolti, ha dato il parere favorevole alla cattura dell’Orso M20.
Si tratta del giovane orso, meglio noto come Juan Carrito, uno dei quattro della cucciolata di Amarena, che negli ultimi tempi è stato avvistato più volte a Roccaraso e nelle aree vicine. A quanto si apprende la cattura doveva essere tentata già nella nottata di ieri, ma non è stata possibile a causa del maltempo. L’orso, da tempo ha un radio collare, era stato già catturato lo scorso dicembre e poi rilasciato in montagna, ma dopo poco tempo è tornato a frequentare la località sciistica.
“Si è così deciso di catturare uno dei circa 60 orsi bruni marsicani rimasti al mondo e di portarlo temporaneamente – si legge nel parere ISPRA – in un’area faunistica a Palena (CH) dove sono già presenti tre femmine di orso di origine euro-asiatica. Nonostante il protocollo di gestione prevedesse un nuovo tentativo di cattura e rilascio in altro sito, gli enti competenti hanno deciso di procedere alla cattura e alla sua allocazione presso l’area faunistica a causa delle avverse condizioni meteo che non consentirebbero il rilascio in natura. Questa tappa, per quanto temporanea, rappresenta sicuramente segnale d’allarme per tutti coloro che hanno a cuore questa specie. Pur nella consapevolezza che la complessità della situazione non poteva avere soluzioni semplici, resta da chiedersi se è stato fatto veramente tutto per evitare un passaggio così triste.
Sicuramente va dato atto al Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise di aver messo in atto uno sforzo notevole in questi mesi per seguire Juan Carrito, con collaborazione con enti come il Parco Nazionale della Maiella, per evitare la sua cattura: a tutti i veterinari, guardia-parco, Carabinieri-forestali che in questi mesi si sono impegnati tra tante difficoltà va sicuramente un grande ringraziamento. Ma per il resto sono mancate proprio quelle attività gestionali e di prevenzione che si sarebbero dovute svolgere nelle aree interessate dalla presenza dell’orso, a partire da Roccaraso.
In questi mesi, i comportamenti profondamente sbagliati, non hanno fatto altro che rendere sempre più confidente Juan Carrito”.