CELANO – Il Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche ha accolto il ricorso del Comune di Celano e ha condannato il Cam spa al pagamento della somma di oltre 978 mila euro, oltre gli interessi legali. Non solo. Le domande riconvenzionali avanzate dal Cam sono state integralmente respinte ed al contrario, il Tribunale ha stabilito che è il Consorzio che si è reso del tutto inadempiente.
Si conclude in tal modo una lunga vicenda iniziata con la segnalazione da parte del Comune di Celano secondo il quale dopo il passaggio delle reti e delle opere idriche al Cam (in forza della convenzione Cam-Ato del 2007) il Consorzio non avesse rimborsato le rate dei mutui e dei Boc stipulati dal Comune per queste opere come prevede la legge Galli.
“La sentenza del Tribunale regionale ha accolto la tesi del Comune di Celano riconoscendo che il Cam spa è tenuto a rimborsare tutte le passività afferenti al Servizio Idrico Integrato, e non solo le rate di mutuo. Il debito reale del Cam è pertanto ancora più pesante di quello finora emerso. Il Comune di Celano pertanto si riserva di agire davanti al Tribunale delle Acque Pubbliche anche per riscuotere le altre annualità ancora da versare. Sono passati circa 10 anni da quando intentammo questa causa per rivendicare i diritti del nostro Comune e dei nostri cittadini” – dichiara il Sindaco della Città, Ingegnere Settimio Santilli.
“Sono soddisfatto della sentenza e ringrazio calorosamente gli avvocati Renato ed Herbert Simone che hanno difeso il Comune di Celano in maniera strenua, come anche la dirigente del settore Finanza e Ragioneria, la dottoressa Daniela Di Censo per la sua consueta lucidità, competenza e professionalità e l’onorevole Filippo Piccone col quale iniziammo questa lunga battaglia, oggi vinta negli interessi della cittadinanza” – conclude.