CELANO – È stata rilevata ufficialmente, dalla Società MWE srl, la Centrale Termica di Celano, insistente sul territorio di Borgo Strada 14 e che forniva vapore tecnologico allo zuccherificio Sadam ed energia elettrica alla rete nazionale.
La precedente proprietà, rappresentata dalla Seci Energia Spa, era in liquidazione per evidenti problemi di natura economica ed in disuso per via degli impianti risultanti ormai obsoleti.
In un incontro avvenuto con l’amministrazione comunale a guida del Sindaco, l’ingegnere Settimio Santilli, i rappresentanti della nuova proprietà hanno prospettato varie possibilità di ristrutturazione e di rifacimento industriali, considerando la possibilità di produzione di energie rinnovabili, quali la tecnologia ad idrogeno, finalizzate al risparmio energetico ed alla minimizzazione dell’impatto ambientale.
Di fondamentale importanza è stato l’intervento della nuova stazione elettrica di Terna sita in via Vestina, che ha inciso enormemente su questo investimento.
“In questo momento nella zona agroindustriale di Celano” – esordisce in una nota diffusa, il primo cittadino Santilli – “oltre a tante belle piccole realtà che sono nate negli anni, abbiamo un quadro imprenditoriale importante, che insieme a quello che si sta per costituire, comprende:
• la costruzione di un impianto di condizionamento e magazzinaggio collettivo con annessa lavorazione finale degli ortaggi nella ex area zuccherificio da parte del gruppo belga d’Artà legato a Covalpa, per quasi 20 milioni di investimento;
• l’Opoa Marsia, la più grande organizzazione di produttori della piana del Fucino, ha acquisito l’ex officina Pittini-Maccaferri di Celano, con la struttura che sarà riconvertita per lo stoccaggio, la lavorazione e la trasformazione dei prodotti agricoli del territorio. Previsione totale dell’investimento circa 10 milioni di euro;
• la ex Cell rilevata dal gruppo Biofucino.
Nei prossimi mesi potrebbero inoltre intensificarsi altri contatti per un ulteriore importante insediamento produttivo di lavorazione dei prodotti agricoli che spero vada a buon fine.
Un po’ di luce in fondo al tunnel si intravede dopo tanta oscurità, sopratutto in termini di ricaduta occupazionale”.
Una prospettiva, quindi, di industrializzazione che potrebbe riportare Celano, e tutta la Marsica, ad un’esponenziale crescita dello sviluppo territoriale ed occupazionale.