Il 26 dicembre alle 16.00, prenderà il via la dodicesima edizione che trasformerà Canistro in una piccola Betlemme che con i suoi figuranti darà vita ad uno spettacolo carico di suggestioni ed emozioni.
A occuparsi dell’organizzazione, in accordo con il Comune di Canistro, le associazioni Canistro80 e CameraScura che curerà anche la regia, coadiuvate da tutte le altre associazioni presenti sul territorio comunale: Donne2000, ProLoco, Avis, Corrente Alternata e F.C.D. Canistro.
“Sono molto soddisfatto”, dichiara il Sindaco di Canistro, Gianmaria Vitale, “dell’incontro che si è svolto con le Associazioni. Con il Presepe Vivente abbiamo aggiunto un importante tassello al programma degli eventi per il Natale 2021. Tale manifestazione, fortemente voluta dalla comunità, e dall’Amministrazione comunale si svolgerà nel magico e suggestivo scenario del Borgo di Canistro Superiore e le scene della Natività saranno riprodotte e animate dalle associazioni culturali del nostro territorio e da tutti i cittadini”.
Il presepe vivente di Canistro è una realtà religiosa e culturale che vive e riscuote sempre maggiori
consensi. La qualità e il realismo della rappresentazione sono assicurate da un’ accorta regia e cura dei costumi, dei personaggi e dei percorsi rappresentativi. L’area presepiale, nella complessità
dell’organizzazione, occupa circa un chilometro ed ha il suo culmine su di un crinale naturale di particolare suggestione da dove si può ammirare il panorama dei paesi circostanti.
“La Comunità di CANISTRO”, dichiara il Vicesindaco Paolo Di Pietro “contribuisce a rendere viva e sempre più partecipata la manifestazione del Presepe Vivente. Sono oltre 100 le persone che, a vario titolo, prendono parte alla rappresentazione, valorizzando così l’importanza religiosa, spirituale e di fede, che è alla base del ricorrente avvenimento”.
Aggiunge Fabrizio Lucidi presidente di CameraScura “Considerando il periodo nessuno può prevedere quello che accadrà alla fine di dicembre, ma è nostra intenzione dare un segnale chiaro di ripartenza nel rispetto delle regole sanitarie e di sicurezza”.
Siti naturali, antiche capanne, e costruzioni tipiche costituiscono le scene che rappresentano antichi mestieri. La preparazione di queste scene comporta un attento studio. Antichi strumenti dell’agricoltura e
dell’artigianato, manufatti accuratamente ricostruiti e restituiti alla loro funzione. Tutte le comparse in costume operano da artigiani, popolani, soldati, contribuendo ad una suggestione realistica della
Rappresentazione della Natività e del suo vivere quotidiano.
“Dal 1223 anno della prima rappresentazione realizzata da San Francesco di Assisi” ci dice Mattia Lustri, “per noi italiani non può esistere il Natale senza questa celebrazione che accomuna tutta l’Italia, da Nord a
Sud. Vi aspettiamo quindi il 26 dicembre per rivivere insieme la storia più bella da sempre raccontata“.