“Il carcere di Avezzano ieri è stato praticamente ” in mano ai detenuti” – a dichiararlo tramite un comunicato inviato alla stampa è Mauro Nardella, segretario generale territoriale UIL PA polizia penitenziaria.
“Hanno detto di voler effettuare una protesta pacifica ma di fatto, stante le notizie date dal segretario locale UIL PA polizia penitenziaria Gabriele Verna, avrebbero opposto resistenza passiva al regime penitenziario.
Sembrerebbe, infatti, che i detenuti nella serata di ieri non siano rientrati in cella, restando praticamente per tutta la notte con le camere di pernottamento ( ex celle) aperte ed ostacolando così il regolare decorso intramurario.
Ad affrontare l’evento critico ed a presidio dell’intero carcere vi erano, neanche a dirlo, solo 4 valorosi poliziotti penitenziari ai quali va dato il merito di aver gestito al meglio la situazione.
Uno di questi addirittura, per non lasciare i colleghi del turno notturno in numero ancor più ridotto ( come già detto il carcere fucinense di notte è gestito da soli 3 baschi blu), è rimasto in servizio fino alle 7 di questa mattina effettuando così 15 ore continuative di servizio.
Non si sanno i motivi di questa protesta fatto sta che il gesto dei detenuti, se confermato, sarebbe di inaudita gravità.
Il carcere di Avezzano sarebbe quindi sempre più in balìa di se stesso.
Fortuna vuole che al comando della struttura vi un personale è un dirigente aggiunto, qual è Cristiano Laurenti, che sanno quello che fanno altrimenti non sapremo dove si andrebbe a finire.
Il tutto malgrado l’organico sia ai minimi storici.
La presenza di 60 detenuti a fronte 37 poliziotti presenti su di un organico riconosciuto da un apposito decreto ministeriale pari a 43 sa di autentica follia.
Per la UIL PA ce ne vorrebbero almeno 60.
Il plauso agli stoici poliziotti è d’uopo anche se la loro bravura, sommata alla fortuna, non si sa ancora quanto ancora potrà rappresentare una via di fuga dai gravi problemi che un carcere, come abbiamo più volte visto, è in grado di produrre”.