Sul tempio crematorio “la favoletta raccontata da mezza minoranza” , i consiglieri Genovesi, Mascigrande, Taddei e Panei, che in linea di principio si dicono favorevoli all’idea progettuale, ma poi provano a confondere le acque adducendo la mancanza di informazioni dalla maggioranza, non sta proprio in piedi.
“Hanno avuto ben 40 giorni e più di tempo tra la prima comunicazione e il momento della deliberazione, preceduta dalle riunioni nelle commissioni, per studiare gli atti puntualmente forniti e arrivare preparati in consiglio comunale. Se, come dicono, non li hanno visionati e hanno poi votato NO a prescindere”, sottolinea la maggioranza, “è segno di un NO strumentale e disimpegnato -visto che i consiglieri hanno anche il diritto di chiedere le carte agli uffici- non di una reale opposizione a qualcosa nell’interesse della Città”. Evidentemente erano in altre faccende affaccendati.
“Il voto del consiglio, comunque, è solo un atto di indirizzo politico”, aggiunge la maggioranza, “e non rappresenta che un ok di massima, mentre la partita decisiva, ovvero la procedura per la realizzazione dell’opera, potrà partire dopo le valutazioni di impatto ambientale della Regione insieme a tutti gli enti coinvolti, naturalmente se positive: se quei consiglieri comunali sono realmente interessati alla “salute pubblica” e non alle mere strumentalizzazioni politiche, che lasciano il tempo che trovano, allora, come farà la maggioranza, assolutamente attenta alle questioni ambientali, si attivino affinché quando il progetto passerà al vaglio degli organi competenti le verifiche di impatto ambientale siano rigorosissime. Il resto sono soltanto chiacchiere in libertà”.