L’AQUILA – Tutti, almeno spero, sognano l’uscita dalla pandemia. Eppure, si è arrivati in una fase, dove si è generata una serie di confusionI. Troppe opinioni e poca scienza, forse.
In ogni caso, facendo ordine: dopo circa un mese dal suo obbligo diffuso, il Green pass non è ancora ben voluto da molti cittadini, per quanto in gran parte accettato; Due dosi di vaccino non bastano, quindi si dà avvio ad una terza dose; i contagi aumentano (seppur non come in passato) e aumentano anche i ricoveri.
C’è poi la grande contraddizione dei guariti. Non è chiaro a nessuno quale è il limite minimo di anticorpi necessari per poter essere protetti dal virus. Così, accade che per convenzione (E NON PER SCIENZA) dopo 6 mesi, scade il green pass per coloro che sono guariti dal covid, quando in teoria, alcuni dei guariti hanno dosi di anticorpi ben superiori ad un vaccinato che non ha contratto il virus, ma ha ricevuto due dosi. A differenza dei guariti, i vaccinati invece godono del green pass per 12 mesi, quando è ormai chiaro a tutti che l’efficacia del vaccino è limitata a 5 mesi.
Nel frattempo, tra politici, Oms, Iss, quotidiani nazionali, l’epidemia diventa sulla stampa un’epidemia di non vaccinati. C’è chi allerta di un possibile lockdown solo per coloro che non hanno ricevuto il siero e addirittura c’è chi sostiene che i tamponi siano oggi il “nemico” della campagna vaccinazione.
In questa realtà pandemica, diventata abbastanza caotica, abbiamo provato a mettere qualche punto fermo con il dottor Alessandro Grimaldi, primario dell’Unità operativa di malattie infettive nell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, in prima linea contro il Covid19 dall’inizio della Pandemia.
Due dosi non bastano. Terza dose necessaria?
Bisogna basare tutti i ragionamenti su dati scientifici e oggettivi. Dopo un certo periodo di tempo, l’immunità di un vaccinato contro il Covid-19 diminuisce e fare la terza dose può essere molto utile. Come detto milioni di volte, ci troviamo di fronte ad una materia in evoluzione, essendo un virus nuovo.
Epidemia limitata ai non vaccinati?
Parto dal quello che ha detto il ministro della sanità tedesca: «Sta diventando un’epidemia dei non vaccinati e in qualche caso sporadico dei vaccinati, con un calo delle manifestazioni gravi della malattia». Per impedire la diffusione del virus, è necessario vaccinarsi. Più persone vaccinate, meno circola il virus. Non possiamo non tener conto del Problema politico sulle libertà individuali, che nascono dal momento in cui non si rende la vaccinazione obbligatoria. Ci sono persone che non vogliono vaccinarsi, ma il problema è che queste persone possono essere più facilmente veicoli di diffusione del virus, assumendosi una determinata responsabilità verso gli altri.
Green Pass.
Lo giudico uno strumento utile per combattere la pandemia, ma anche all’economia. Di fatto, contribuisce a far circolare la gente con maggior serenità, garantendo quindi dei vantaggi innegabili per le attività economiche.
Il Green Pass ha validità di un anno per i vaccinati, per i guariti 6 mesi. C’è contraddizione con il fatto che un guarito potrebbe avere più anticorpi di una vaccinato con doppia dose?
Anche in questo caso, bisognerebbe ragionare a livello scientifico: vanno distinti da una parte coloro che hanno avuto il covid e hanno un’immunità che persiste a lungo tempo, come confermano alcuni modelli di studio anche 18 mesi. Su quelli che sono stati vaccinati e che non hanno avuto il covid, l’immunità è meno duratura, come ho detto prima, 6-7 mesi massimo.
Tamponi utili, ma costosi.
Purtroppo, se uno non vuole vaccinarsi, deve fare il tampone. Entra in campo quel concetto di bene comune che riguarda la sicurezza e la salute della gran parte delle persone. Allo stesso modo, sono necessari i controlli sulla carta verde. Si rischia, come accade ad oggi, che nei luoghi pubblici al chiuso, qualcuno diffonda facilmente il virus a decine e decine di persone nella stessa serata. Sul costo, purtroppo è un presso imposto sul mercato, per quanto è condivisibile la richiesta di molte persone, anche in difficoltà economica, di una tariffa più bassa.
Oggi la terza, domani la quarta dose?
Vedremo, potrebbero servire più dosi. Purtroppo è possibile e ad oggi non lo possiamo escludere a priori. L’efficacia del vaccino è limitata e quest’efficacia potrebbe anche ridursi con la presenza di nuove varianti. Potremmo arrivare a doverci vaccinarci ogni anno. Abbiamo bisogno di avere maggiore esperienza su questi vaccini e dobbiamo osservare quello che succede. Sappiamo tanto su questo virus e nel giro di poco tempo siamo riusciti a far circolare un siero in grado di combatterlo, ma abbiamo ancora difficoltà a prendere delle misure definitive.