“Nel silenzio del sindaco Biondi – prosegue l’esponente Pd – e della destra aquilana che nulla chiedono e nulla ottengono dal Presidente romano. Interventi e previsioni della precedente amministrazione, come la Zes ed altri, buttati qua e là, a macchia di leopardo, senza precise scelte di campo. Sulle aree interne ed i collegamenti con Roma il nulla, oltre quanto già previsto dal governo. Nessuna idea e nessuna specifica proposta. Nulla anche sulle autostrade, tranne quanto già previsto dal governo per la messa in sicurezza. In questo momento storico l’assenza di un piano strategico e di una visione risultano fatali per l’Abruzzo che rischia di uscire dai corridoi e dalle direttrici di sviluppo. Nei giorni del G20 e mentre a Glasgow si discute del nuovo mondo da costruire e della transizione ecologica ed energetica, Marsilio ci riporta dentro un Abruzzo vetusto con pacchetti di fondi da spendere come se la Regione fosse un bancomat”.
“Senza un disegno ambizioso e sfidante – conclude Pezzopane – e mentre l’Italia e l’Europa corrono, l’Abruzzo sembra spaesato e senza bussola. Quanto alla Zes, la legge istitutiva è del 2017, siamo a fine 2021 e di fatto la Zes Abruzzo non è ancora partita, nonostante le numerose segnalazioni. I Comuni abruzzesi ricompresi nello Zes ma non nella Carta degli aiuti ex art. 107 TFUE (la Costituzione europea) non potranno promuovere progetti fino al 31 dicembre 2021. Una conferenza stampa di pura propaganda che lascia l’amaro in bocca. L’Aquila e le aree interne non possono sopportare questa mesta attività, debole e perdente”.
“Nel silenzio del sindaco Biondi – prosegue l’esponente Pd – e della destra aquilana che nulla chiedono e nulla ottengono dal Presidente romano. Interventi e previsioni della precedente amministrazione, come la Zes ed altri, buttati qua e là, a macchia di leopardo, senza precise scelte di campo. Sulle aree interne ed i collegamenti con Roma il nulla, oltre quanto già previsto dal governo. Nessuna idea e nessuna specifica proposta. Nulla anche sulle autostrade, tranne quanto già previsto dal governo per la messa in sicurezza. In questo momento storico l’assenza di un piano strategico e di una visione risultano fatali per l’Abruzzo che rischia di uscire dai corridoi e dalle direttrici di sviluppo. Nei giorni del G20 e mentre a Glasgow si discute del nuovo mondo da costruire e della transizione ecologica ed energetica, Marsilio ci riporta dentro un Abruzzo vetusto con pacchetti di fondi da spendere come se la Regione fosse un bancomat”.
“Senza un disegno ambizioso e sfidante – conclude Pezzopane – e mentre l’Italia e l’Europa corrono, l’Abruzzo sembra spaesato e senza bussola. Quanto alla Zes, la legge istitutiva è del 2017, siamo a fine 2021 e di fatto la Zes Abruzzo non è ancora partita, nonostante le numerose segnalazioni. I Comuni abruzzesi ricompresi nello Zes ma non nella Carta degli aiuti ex art. 107 TFUE (la Costituzione europea) non potranno promuovere progetti fino al 31 dicembre 2021. Una conferenza stampa di pura propaganda che lascia l’amaro in bocca. L’Aquila e le aree interne non possono sopportare questa mesta attività, debole e perdente”.
“Nel silenzio del sindaco Biondi – prosegue l’esponente Pd – e della destra aquilana che nulla chiedono e nulla ottengono dal Presidente romano. Interventi e previsioni della precedente amministrazione, come la Zes ed altri, buttati qua e là, a macchia di leopardo, senza precise scelte di campo. Sulle aree interne ed i collegamenti con Roma il nulla, oltre quanto già previsto dal governo. Nessuna idea e nessuna specifica proposta. Nulla anche sulle autostrade, tranne quanto già previsto dal governo per la messa in sicurezza. In questo momento storico l’assenza di un piano strategico e di una visione risultano fatali per l’Abruzzo che rischia di uscire dai corridoi e dalle direttrici di sviluppo. Nei giorni del G20 e mentre a Glasgow si discute del nuovo mondo da costruire e della transizione ecologica ed energetica, Marsilio ci riporta dentro un Abruzzo vetusto con pacchetti di fondi da spendere come se la Regione fosse un bancomat”.
“Senza un disegno ambizioso e sfidante – conclude Pezzopane – e mentre l’Italia e l’Europa corrono, l’Abruzzo sembra spaesato e senza bussola. Quanto alla Zes, la legge istitutiva è del 2017, siamo a fine 2021 e di fatto la Zes Abruzzo non è ancora partita, nonostante le numerose segnalazioni. I Comuni abruzzesi ricompresi nello Zes ma non nella Carta degli aiuti ex art. 107 TFUE (la Costituzione europea) non potranno promuovere progetti fino al 31 dicembre 2021. Una conferenza stampa di pura propaganda che lascia l’amaro in bocca. L’Aquila e le aree interne non possono sopportare questa mesta attività, debole e perdente”.
“Nel silenzio del sindaco Biondi – prosegue l’esponente Pd – e della destra aquilana che nulla chiedono e nulla ottengono dal Presidente romano. Interventi e previsioni della precedente amministrazione, come la Zes ed altri, buttati qua e là, a macchia di leopardo, senza precise scelte di campo. Sulle aree interne ed i collegamenti con Roma il nulla, oltre quanto già previsto dal governo. Nessuna idea e nessuna specifica proposta. Nulla anche sulle autostrade, tranne quanto già previsto dal governo per la messa in sicurezza. In questo momento storico l’assenza di un piano strategico e di una visione risultano fatali per l’Abruzzo che rischia di uscire dai corridoi e dalle direttrici di sviluppo. Nei giorni del G20 e mentre a Glasgow si discute del nuovo mondo da costruire e della transizione ecologica ed energetica, Marsilio ci riporta dentro un Abruzzo vetusto con pacchetti di fondi da spendere come se la Regione fosse un bancomat”.
“Senza un disegno ambizioso e sfidante – conclude Pezzopane – e mentre l’Italia e l’Europa corrono, l’Abruzzo sembra spaesato e senza bussola. Quanto alla Zes, la legge istitutiva è del 2017, siamo a fine 2021 e di fatto la Zes Abruzzo non è ancora partita, nonostante le numerose segnalazioni. I Comuni abruzzesi ricompresi nello Zes ma non nella Carta degli aiuti ex art. 107 TFUE (la Costituzione europea) non potranno promuovere progetti fino al 31 dicembre 2021. Una conferenza stampa di pura propaganda che lascia l’amaro in bocca. L’Aquila e le aree interne non possono sopportare questa mesta attività, debole e perdente”.