di Germanico Patrelli
AVEZZANO – Pista ciclabile, Roberto Donatelli, non contento delle spiegazioni del Sindaco durante la riunione tenutasi nella sede della Confcommercio, risponde con un secco no: «Riteniamo insufficiente l’offerta dei parcheggi in centro città, la pista ciclabile non invoglia i cittadini a fare shopping in centro, i commercianti continueranno a raccogliere le firme anche dai cittadini».
Mentre il Sindaco risponde con la sua idea, una sorta di “Mandrakata”, tre mini isole pedonali per il passeggio avezzanese, un progetto con chiusure parziali per tre zone di Via Corradini e per l’esattezza il tratto tra Via Veneto e Corso della Libertà e a seguire Via Trieste e Via Trento, che rimarranno percorribili con le auto, quindi altri posti auto da recuperare.
«Entro l’autunno – dichiara De Angelis – Metteremo il progetto in cantiere, per arrivare all’affidamento dei lavori per la prossima primavera e la fine entro l’inizio dell’estate prossima».
Quindi, cari cittadini prepariamoci ad un’altra estate avezzanese di cantieri, tra polvere e strade chiuse, nella speranza di tornare a farci “le vasche” e non “lo struscio” come lo ha chiamato erroneamente qualche collega, termine tra l’altro usato a L’Aquila.
Tornando a bomba (d’acqua), sulla pista ciclabile, dopo aver visto gli allagamenti, la soppressione di un parcheggio per disabili, ci siamo trovati anche al blocco delle ambulanze della Misericordia.
Altro Stop si è visto sulla spesa dei New Jersey che sono costati ben 566 euro al giorno per soli 30 giorni per un totale di 17.000 euro di soldi pubblici, ed ora tornati alla classica transenna messa e tolta dai nostri valorosi della Polizia Locale. Benché ci sia del malcontento anche qui, sebbene arenate le trattative con i sindacati per regolamentare i turni notturni e sui soldi del piano sicurezza promessi e misteriosamente destinati ad altro.
Insomma citando il mitico Edoardo Bennato (di cui ne consiglio l’ingaggio per un concerto ad Avezzano) dalla sua canzone “L’isola che non c’è”: «poi la strada la trovi da te porta all’isola che non c’è».
Resta comunque il fatto, e ci teniamo a chiarirlo e ribadirlo, che su questo argomento non chiuderemo il sipario ospitando l’intervento di chiunque, correttamente e fondatamente, abbia da dire e proporre qualcosa. Non ci sarà alcun tipo di atteggiamento che ci potrà in qualche modo convincere, o costringere, a “lasciar perdere”. I giornalisti di MarsicaWeb, nessuno escluso, non avranno alcun timore di continuare a fare il proprio lavoro, cioè, informare la città. Noi, e lo diciamo a chi magari avesse pensato il contrario, continueremo a scrivere ed informare, anche con toni sarcastici, ma sempre nel rispetto della LIBERA INFORMAZIONE, soprattutto, perché sosteniamo ciò che ci convince, rifiutiamo ciò che non condividiamo. Semplice e democratico. Il motto di questo giornale è scritto in testa di pagina “L’informazione serve chi è governato, non chi governa”. Confidiamo di essere stati molto chiari.