TAGLIACOZZO – Il colpo di scena alla fine c’è stato! Roberto Giovagnorio, “mister 700 voti”, primo degli eletti, non sarà assessore, ma continuerà a lavorare alle sue consuete deleghe ai lavori pubblici e all’ambiente, così come ha fatto fino ad ora in questi ultimi cinque anni. Giunta quindi con i due Mastroddi, Anna e Giuseppe, Chiara Nanni e Angelo Poggiogalle del gruppo Il Paese che Vorrei.
“Nulla cambia”, così Roberto Giovagnorio ha rassicurato il suo elettorato “ciò che mi rende fiero di servire il Comune non è la nomina ad assessore, che può essere data e tolta dal sindaco, ma è l’essere consigliere comunale perché mi hanno votato i cittadini! Tanti cittadini! Voglio fregiarmi di questa grande gratificazione come se fosse un titolo di nobiltà”. L’ex vicesindaco, intanto è stato nominato dai suoi compagni di squadra Capogruppo della Maggioranza, anche se in realtà, in questo caso non esiste la minoranza, perché, come ormai ampiamente sviscerato, i candidati della lista Prospettiva Futura, unica in competizione in questa tornata elettorale, sono risultati tutti eletti.
Sarebbe stata quindi questa la mossa cruciale che avrebbe freddato quella che a molti era apparsa la “patata bollente” per la nomina della Giunta. Del resto, proprio Roberto Giovagnorio era stato l’artefice dell’accordo con il gruppo de “Il Paese che vorrei” e il suo “sacrificio”, nonostante i moltissimi voti ricevuti, consente una “pax” tra gli eletti e consegna la maggioranza bulgara al sindaco per avviare il Giovabis.
Anna Mastroddi, sempre al fianco del Sindaco in questi cinque anni, ricoprirà ora la carica di sua Vice e sarà assessore al Commercio e alle Attività produttive.
Chiara Nanni confermata assessore al turismo e alla cultura, come ipotizzato anche negli articoli precedenti. Impossibile non evincere il magistrale lavoro effettuato per il Festival Internazionale di Mezza Estate in questi cinque anni.
Giuseppe Mastroddi sarà l’Assessore alle Frazioni, agli Affari legali e alla Sicurezza e il “decano” degli Amministratori di Tagliacozzo, Angelo Poggiogalle, da 25 anni in consiglio comunale, alternativamente in maggioranza è all’opposizione, sarà l’Assessore alle Manutenzioni, al Personale, alle foreste, alla caccia e alla Pesca.
“Pacta servanda sunt” e quindi l’assessorato al gruppo de “Il Paese che Vorrei” è stato assicurato.
Al via quindi, con questa giunta, l’amministrazione “Giovabis” che sarà presentata ufficialmente nel consiglio d‘insediamento indetto, domani mattina, sabato 23 ottobre, alle 9.30, in un Teatro Talia reso Sala consiliare per permettere una maggiore affluenza di pubblico a causa delle precauzioni dell’emergenza sanitaria.
Patata sbollentata quindi con il sindaco Giovagnorio che sembra aver trovato la quadra, annunciando però un rimpasto a metà mandato. “Per garantire che tutti, o quasi, assumano la responsabilità di assessore”, ci ha dichiarato.
La new entry, la giovane Alessia Rubeo, “miss 673 voti”, seconda più votata, è stata candidata ad essere eletta Presidente del consiglio, un ruolo istituzionale e altamente rappresentativo, reso di grande visibilità in questi anni dalla predecessora Anna Mastroddi. La Rubeo avrà inoltre le deleghe alle attività istituzionali, alle politiche sociali, alle pari opportunità, alla sanità e ai diritti degli animali.
L’importante delega al bilancio va al dottore commercialista Augusto D’Alessandro, insieme alla delega ai tributi e alla programmazione per l’accesso ai fondi del PNRR.
Anche i due consiglieri Lorenzo Colizza e Danilo Iacoboni mantengono le loro tradizionali deleghe per le rispettive competenze: Sport e politiche giovanili per il primo, innovazione tecnologica, sistemi informatici e comunicazioni istituzionali il secondo. Per il “principio” del turn over, i due potrebbero entrare come assessori in un secondo tempo.
Deleghe anche per i nuovi arrivati: l’avvocato Alessandra Ricci che avrà la responsabilità dell’Urbanistica e di portare avanti la variante al Piano regolatore generale; Angelo Di Marco e Goffredo Valente i due consiglieri di Villa San Sebastiano, si occuperanno, il primo del volontariato delle associazioni e alla protezione civile e il secondo della attività agricole, degli allevatori e alla tutela del suolo.
Accordo tra tutti poiché tutti avrebbero accettato, nelle riunioni di questi giorni, il criterio fortemente voluto dal Sindaco, cioè quello dell’alternanza. Gli incarichi potrebbero quindi cambiare, tra due anni, o forse anche prima, visto che la legge non pone limiti al sindaco in questo senso.