AVEZZANO – L’Agir, l’Agenzia regionale per la gestione dei rifiuti, è piombata nella politica regionale e locale abruzzese come il Pomo della Discordia. Quando sembrava ormai imminente una riunificazione del centrodestra abruzzese, l’affare Agir, che ha portato De Angelis nel Cda e Biondi alla presidenza, ha spaccato di nuovo tutto. Infuriata la Lega, che contesta, forma, metodo e contenuto, ma infuriati anche gli uomini dell’Udc per il patto fra Fi e Pd, che si sono praticamente divisa l’Agenzia fra loro. Una prima notazione è che pare proprio indefettibile che, dove ci siano situazioni di questo genere, in qualche modo in mezzo ci sia pure il sindaco di Avezzano, l’altra è che le dichiarazioni dell’on. Giuseppe Bellachioma, non lasciano dubbi sull’irritazione della Lega con le altri componenti del centrodestra abruzzese.
Queste le parole del deputato e segretario regionale della Lega-Salvini in Abruzzo, Giuseppe Bellachioma, a margine della costituzione degli organismi di gestione dell’Agir, l’Autorità regionale dei rifiuti: «A loro le poltrone (ancora per poco), a noi la responsabilità di affermare anche in Abruzzo un governo che sia di vero cambiamento. Se l’Agir, ha fra i suoi compiti lo smaltimento dei rifiuti – prosegue Bellachioma -, credo il primo risultato lo abbia già raggiunto. Con quanto avvenuto ieri sera infatti, si tenta di mandare al macero il centrodestra abruzzese grazie alla votazione inciucio, peraltro illegittima, con la quale si sono costituti gli organismi di gestione del comparto rifiuti. L’ammucchiata tra Partito Democratico, Forza Italia, Fratelli d’Italia e referenti di Gerosolimo e Di Matteo è di assoluta gravità perché legittima la presenza abusiva di Luciano D’Alfonso in Regione e rende emblematica la scelta di FI d’accontentarsi delle briciole pur di esserci, regalando il potere gestionale del comparto rifiuti nella sua interezza al PD. Per FI – continua l’onorevole Bellachioma – sono gli ultimi colpi di coda per cercare di mettere a reddito le macerie di ciò che gli è rimasto (la perdita sistematica di consenso ne è la testimonianza). Con questa manovra ha messo in discussione il perfezionamento di un’alleanza di centrodestra a questo punto non scontata. E’ gravissimo – prosegue Bellachioma – il golpe che ha impedito, attraverso la scelta della lista unica, il diritto dovere di chi dissente, di presentarsi con una propria lista; Sulla questione la Lega, attraverso i propri legali, sta predisponendo un ricorso al TAR. Ringrazio intanto i sindaci e gli amministratori della Lega – chiude Bellachioma – per la battaglia sostenuta e annuncio la sospensione della nostra partecipazione ai tavoli di coalizione».
Infuriato anche l’altro esponente marsicano della Lega-Salvini, Simone Angelosante che ha dichiarato: «Quello che è successo nella Assemblea per l’approvazione dello statuto e lode elezioni dei membri del CDA dell’Agir è incredibile, mega “accordo” da Fratelli d’Italia al PD passando per Forza Italia. Noi Sindaci leghisti ci siamo dissociati e abbiamo chiesto con forza che venisse presentata una lista di centrodestra, ma con scuse varie non siamo stati ascoltati ed abbiamo abbandonato l’Assemblea facendo verbalizzare quelle che dal nostro punto di vista sono irregolarità procedurali e di sostanza. Si stanno valutando se vi sono gli estremi per il ricorso alla autorità giudiziaria perché per il timore che venissero presentate altre liste, a maggioranza e senza unanimità e prima della approvazione dello Statuto, hanno introdotto un sistema di votazione che prevedeva una lista unica bloccata togliendo ai dissenzienti la possibilità di esprimere una propria lista, annullando quindi la possibilità di partecipazione democratica alla Assemblea. Inoltre la normativa generale prevede che in questi casi il voto debba essere singolare e segreto su ogni candidato, cosa che ovviamente non è stata rispettata. Altra anomalia è rilevabile nel mancato rispetto della legge Madia per quanto riguarda la rappresentanza di genere. I Sindaci che si definiscono di centro destra dovranno spiegare agli abruzzesi il perché hanno voluto ridare vita ad un morente PD ed all’illegittimo (moralmente) senatore – presidente D’Alfonso. Nella fattispecie l’accordo porterà alla elezione di un presidente del CDA espressione della sinistra. Non si può combattere la sinistra a fasi alterne o quando conviene per poi accordarsi a convenienza. Se i sindaci del PD sono più numerosi ed hanno più peso in quote è giusto che governino l’Agir, non è invece giusta la legittimazione politica che è stata data a questa operazione di potere per gestire nei prossimi anni l’intero ciclo dei rifiuti della Regione Abruzzo».
Ordunque, se la Lega è stata esclusa dall’accordo fra Gerosolimo, Di Matteo, Pd, Fi, e Fratelli d’Italia, se è vero che questo accordo ha portato De Angelis, sindaco di Avezzano, nel Cda dell’Agir a discapito della Lega, come si metterà ora il rapporto fra Lega e De Angelis a livello comunale? L’assessore alla sicurezza sarà ancora così legato a questa amministrazione, che peraltro in campagna elettorale aveva avversato come il peggiore di tutti i mali dopo l’allora sindaco uscente? Il “candidato di Via Mazzini” come l’assessore alla sicurezza appellava amabilmente l’attuale sindaco un anno fa, è divenuto ormai una pietra angolare per la politica e l’amministrazione di questa città? Oppure i giochi ora si faranno duri e ci sarà da aspettarsi ricadute? O la Lega, al pari dei partiti di prima e seconda Repubblica, che poi sempre figli di Giolitti sono, adotteranno due pesi e due misure a seconda delle convenienze?
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