di Pierluigi Palladini e Germanico Patrelli
AVEZZANO – Rischia di essere “sloggiato” colui che solo qualche giorno fa invitava i cittadini avezzanesi, maleducati e dissenzienti, ad andare a vivere altrove. La bomba arriva nella serata, poco fa. Un comunicato del Comitato Commercianti Centro Città, che ha in pratica radunato tutti i commercianti del centro di Avezzano che, in soldoni, dopo aver ripercorso tutte le imprese mediatiche e social dell’assessore all’ambiente, ne chiede le immediate dimissioni, atto dovuto, secondo loro, per rispetto dei cittadini avezzanesi. Cittadini avezzanesi che, tra l’altro, ricordano dal Comitato, non hanno eletto Presutti, risultato il primo dei non eletti della sua lista, Partecipazione Popolare, quella di Sandro Stirpe per intendersi, con 179 voti. Quindi un assessore a rappresentatività… limitata.
Come si ricorderà, non più di quattro giorni or sono, su Facebook, rispondendo ad un commento su un suo post, Presutti si era espresso augurandosi che ad andare via da Avezzano non fossero sempre le persone educate, intendendo, quindi, che gli altri, i dissenzienti, fossero maleducati e potevano anche andare via. E allora ecco che scatta la rivolta dei “maleducati”, intesi come quelli che si permettono di dissentire, di dire apertamente che quella cosa non piace, che non sono d’accordo, che non vogliono più essere degli odiosi “Yesmen”, che vogliono dire la loro e non essere solo una scheda in un’urna e nulla più.
Questa la nota del Comitato: «Il Comitato ”Commercianti Centro Città” esprime indignazione per le ripetute offese rivolte dall’esimio assessore Crescenzo Presutti ai Cittadini Avezzanesi, sistematicamente mirate a ribadire l’arroganza di chi vorrebbe governare questa città come fosse il salotto della propria abitazione, anziché come un bene comune.
Di recente, l’assessore Presutti, evidentemente contrariato dalle prese di posizione di quanti ritengono “inutile “una pista ciclabile che attraversa il centro cittadino di Avezzano, risponde ad un messaggio Facebook, già noto alle cronache, nel quale “ribadisce…. che le cattive abitudini si possono sempre cambiare e i luoghi comuni (tipo” i commercianti falliscono” o “Avezzano è fredda” o altre stupidaggini simili) possono essere semplicemente ignorati. D’altronde non si può pensare di soddisfare tutti. E poi si può sempre scegliere di andare a vivere altrove, mica devono andare via sempre i più educati?”. All’Assessore Presutti che già ai tempi della nevicata invernale in città si era lanciato in inviti inopportuni del tipo” non rompete le…. e spalate la neve” il Vicepresidente del Comitato, Giuliana Di Pasquale, intende, a risposta, precisare alcune considerazioni:” i commercianti non sono affatto contrari all’idea di rinnovamento della città , che invece auspicano da tempo, e neppure hanno paura del cambiamento, poiché nessuno più del commerciante, proprio in forza della sua deformazione professionale, è e deve essere pronto all’idea del cambiamento! Altra cosa, tuttavia, è dovere accettare una porta aperta verso il buio e di cui non si conosce bene l’ingresso!!! Il progetto, che sta investendo il centro cittadino, porta cambiamenti di forte impatto non solo per i commercianti ma anche per i residenti e per le abitudini consuetudinarie della cittadinanza in genere ,ed è per questo che il Comitato ha sollevato la questione ritenendo più confacente un metodo di massima condivisione, che desse la opportunità di evidenziare alcune criticità del progetto( tipo il mancato recupero dei 250 posti auto), piuttosto che un’opera idealizzata ,realizzata dentro le segrete stanze del municipio e sconosciuta, nei dettagli, alla maggioranza della popolazione avezzanese”. Il Comitato Commercianti Centro città fa presente all’esimio Avvocato, assessore Presutti che la mancata condivisione del progetto con la categoria professionale dei Commercianti è comunque un fatto, così come è un fatto che Avezzano è una città particolarmente “fredda”. È un fatto anche la possibilità di” fallimento delle attività” e meraviglia che la nobile esperienza professionale dell’avvocato non lo abbia reso edotto in tal senso”! “Le stupidaggini” di cui L’avvocato Presutti parla, non sono altro che affermazioni intuitive di chi vive quotidianamente la città a contatto con il pubblico, che ne recepisce istantaneamente le esigenze, e che si rende perfettamente conto di quali potrebbero essere le difficoltà del cliente/ utente. Meraviglia, oltretutto, il silenzio della attuale Amministrazione comunale che, come comitato, riteniamo, avrebbe dovuto prendere pubblicamente le distanze da certi sproloqui e sollecitare l’assessore Presutti ad un atteggiamento più sobrio e rispettoso del ruolo pubblico che ricopre. Ma, preso atto del fatto che nulla in tal senso è accaduto il presente Comitato attende sollecito riscontro sulla questione e nel frattempo rispedisce l’invito al mittente, ricordando vieppiù che l’assessore Presutti è il primo dei “NON eletti” (della lista Partecipazione Popolare) con 179 voti e che la sua rappresentatività è quanto più relativa per arrogarsi la briga di invitare i cittadini “maleducati” a sloggiare dalla città. Il presente Comitato dunque ritiene l’atteggiamento dell’assessore Presutti gravissimo, inopportuno, e provocatorio di una malsana diatriba tra i cittadini. Sul caso Presutti, dunque, visto il ruolo pubblico che ricopre , nessuna tolleranza ulteriore è ammissibile , e pertanto, il presente Comitato dei commercianti ritiene quanto più opportune le sue immediate dimissioni. – Firmato il Comitato Commercianti del Centro Città di Avezzano – Presidente Gianni Napoleone – Vicepresidente Giuliana Di Pasquale».
Ora De Angelis deve scegliere se confermare fiducia a chi invita gli avezzanesi che non sono d’accordo con la giunta ad andarsene dalla città, e con loro praticamente tutti i commercianti del centro di Avezzano, oppure se dare ascolto ai commercianti, e ai cittadini che da giorni stanno sollevando obiezioni a amministratori e tecnici comunali su pista ciclabile e isola pedonale (ormai Piazza Risorgimento è persa), e accompagnare all’uscita l’assessore Presutti. Che ci mancherà, qualora dovesse lasciare o essere invitato a farlo, non fosse altro che per i tanti spunti polemici che ci ha regalato in questi mesi.
Approfittiamo per invitare i nostri lettori a copiare l’immagine con la quale chiudiamo questo pezzo e a condividerla e farla girare sui social. Non bisogna mai aver paura delle proprie origini e delle proprie idee. Ora siamo “maleducati” a tutti gli effetti. Ci cacci.