di Piero Carducci (economista)
Quasi 50 miliardi di euro all’Italia per la crescita sostenibile, in parte già arrivati come anticipazione. Risorse importanti del Piano Draghi (PNRR) destinate a promuovere modelli di produzione e di consumo più sostenibili per il Pianeta malato. Per l’Abruzzo regione “verde” si tratta di una importante opportunità da cogliere e per la Marsica “orto d’Italia” ancor di più. E’ il momento dell’economia sostenibile, ovvero di un sistema pensato per potersi rigenerare da solo ed ispirato all’eterno ciclo della natura, dove nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma e viene riutilizzato. Il modello di sviluppo attuale, fondato sulla distruzione delle risorse naturali, non regge più. Il mondo è esausto, impoverito e devastato. Il clima è cambiato, in peggio. Il mare, la terra, l’aria sono sempre più inquinati. I divari tra ricchi e poveri sono sempre più vergognosi.
Un’area a vocazione agroindustriale come la Marsica potrà trarre enormi benefici dalle risorse del PNRR destinate a modificare l’attuale modello “divoratore” di risorse verso un modello ecologico che parte proprio dal cambiamento dei modelli di consumo. I maggiori obiettivi dell’economia sostenibile sono l’incremento dei consumi di frutta, verdura e legumi, tutte produzioni a basso impatto ambientale, il riuso degli scarti di lavorazione vegetali, l’impiego di energie rinnovabili (solare, biomasse, ecc.) in luogo dei combustibili fossili, la riduzione di emissione di CO2 nell’atmosfera, la diffusione dei servizi digitali per ridurre la mobilità, lo spostamento dei trasporti da gomma a ferro/mare, eccetera.
Il salto di qualità che la Marsica deve fare è nel miglioramento e nell’allungamento della filiera agricola. Occorre sviluppare le buone pratiche di economia sostenibile che riutilizzano i residui delle lavorazioni agricole per realizzare ulteriori prodotti (ad esempio, tessuti dalle bucce, isolanti per l’edilizia dalla paglia esausta, fertilizzanti dai fondi del caffè ed altri scarti, ecc.). Le aree di crescita futura riguardano sia i prodotti agricoli di qualità certificata che le connessioni tra agroalimentare e farmaceutica.
La filiera “food” riveste un ruolo di primaria importanza per l’economia della Marsica e presenta notevoli prospettive di crescita nelle intersezioni tra agricoltura, alimentare e farmaceutica. Le tendenze alimentari promosse dal PNRR, che poi altro non sono che il ritorno alla Dieta Mediterranea dei nostri avi, esaltano le proprietà nutrizionali dell’ortofrutta.
Applicando le moderne tecnologie ai vegetali, inoltre, si rende possibile lo sviluppo di alimenti ed estratti in grado di prevenire e contrastare patologie di rilievo come il diabete, l’obesità, l’osteoporosi, il cancro e l’invecchiamento.
Questa è la nuova frontiera di un’agricoltura che voglia crescere, appropriarsi di valore aggiunto, generare benessere per agricoltori, ricercatori, ingegneri genetisti, gestori di processi complessi, esperti di marketing, ecc.
Economia sostenibile come esaltazione delle vocazioni tipiche dei nostri territori e come un moderno ritorno all’antico, ma senza le privazioni patite dai nostri antenati che si adeguavano alla natura, usavano tutto, si rispettavano l’ambiente e non sprecavano nulla. Ora dobbiamo tornare a rispettare la natura con un nuovo modo di produrre e consumare che porta pure tanto lavoro e benessere.
Non resta che sperare adesso che la Marsica faccia sistema e sappia approfittare al meglio delle risorse a disposizione, per contribuire alla nuova Europa in corso di edificazione che rivolge lo sguardo allo sviluppo sostenibile con il grande ritorno della Dieta Mediterranea.