TAGLIACOZZO – E rigatoni siano. Molto alto, però, il tempo di cottura in pentola. E, si sa, alla maggior parte, l’amatriciana piace al dente. Il chiarissimo professore Franco Salvatori, nominato a guidare l’assise contro Vincenzo Giovagnorio alle prossime elezioni, scioglie la riserva e sembra pronto a candidarsi come futuro sindaco della città di Tagliacozzo.
Tuttavia, il 73enne chiamato alla guida dell’alleanza monteliscianiana dimarcotestiana non sembra ancora contare su un squadra completamente compatta. Il tempo stringe e manca meno di un mese per la presentazione delle liste. Se sulla carta dei numeri, il menù preparato ad arte dal sindaco di Sante Marie, Lorenzo Berardinetti sembrerebbe “piccante”, di fatti ancora non si sente l’odore di concretezza.
Il primo cittadino di Sante Marie sembra aver promesso nei luoghi più impensati di voler veder sconfitto l’attuale sindaco di Tagliacozzo. Strano a sentirsi, se proprio lui lo aveva sponsorizzato nella precedente elezioni. In cinque anni le cose cambiano. Dopo la sconfitta elettorale nelle regionali del 2019, Berardinetti sembra essere convinto di non aver ricevuto il giusto appoggio dal primo cittadino tagliacozzano ed inoltre, lo stesso Giovagnorio aveva espresso stima e sostegno alla candidatura di Giovanni Nanni nella scorsa tornata di Sante Marie. Che forse Berardinetti alla fine non esca dai propri confini e decida di scendere direttamente in campo per risolvere i problemi personali con Giovagnorio? O vuol puntare al riscatto nelle prossime regionali 2023?
Nel frattempo, il retroscena “della cucina politica tagliacozzana” è molto curioso: se da una parte Maurizio Di Marco Testa sembra disposto ad accettare l’alleanza con la lista sponsorizzata da Berardinetti, nonostante le sue prime dichiarazioni a non volere “intromissioni da altri paesi”, dall’altra sembrano proprio i membri di Tagliacozzo Unità a non essere completamente convinti.
Voci di corridoio sembrano testimoniare che un passo indietro potrebbe essere fatto dall’ex assessore Gabriele Venturini, che ha dichiarato di voler competere solo per il bene futuro della città di Tagliacozzo e non per antagonismi personali. Inoltre, sarebbe lui il nome preferito dal santemariano alla carica di sindaco per guidare la compagine. Dall’altra, sembra che lo stesso Vincenzo Montelisciani non sia completamente allineato.
Fuori da questa scena rimane sempre Rossella Donzelli. Dopo la riunione a casa Marletta, terminata con i toni duri della Fasciani contro i vertici delle altre opposizioni, l’ex assessore alla Cultura dell’amministrazione Pendenza (dimessasi dopo 4 anni), sembra aver avuto più volte dialogato con il sindaco attuale Vincenzo Giovagnorio.
Altro piatto in pentola quindi: gnocchi di patate viola, con speck e noci. Ma anche qui la preparazione è lunga. L’alleanza tra il sindaco e colei che doveva sconfiggerlo sembra ad oggi possibile, specie di fronte all’eventuale compagine del Professore. La giovane Fasciani (staff Marsilio), dopo aver invano cercato numerosi tentativi per creare una squadra contro Giovagnorio ottenendo di fatto una frazione delle opposizioni, come reagirebbe alla candidatura della zia nella lista del suo peggior “rivale”?
Nella cucina di Giovagnorio, il primo scelto non piace a tutti. In particolar modo, ad alcuni classici sostenitori del Pd.
Viceversa, al contrario di quanto pensano i più, Chiara Nanni sembra nuovamente pronta a scendere in campo dopo l’ottimo risultato delle scorse elezioni. L’assessore alla cultura, che attualmente vanta un Festival con in attivo oltre centomila euro di incasso dopo sole due settimane dall’inizio, potrebbe nuovamente configurare nella compagine giovagnoriana insieme a Roberto Giovagnorio, Lorenzo Colizza, Anna Mastroddi, Giuseppe Mastroddi, Danilo Iacoboni.
Si attendono comunque nomi “nuovi” che tardano ad arrivare sia dall’una che dall’altra parte.
I piatti finali arriveranno “scotti” a tavola?