Operazione proroga chiusura del tribunali abruzzesi in “corsia preferenziale” sotto forma del disegno di legge presentato dai senatori Giacomo Caliendo, Gianluca Castaldi, Riccardo Nencini e altri. Per provare a rimettere i tribunali in carreggiata sindaci, presidenti di province e degli ordini degli avvocati e parlamentari (i senatori Gianluca Castaldi, Gaetano Quagliariello, Nazario Pagano, Luciano D’Alfonso, e i deputati Stefania Pezzopane, Carmela Grippa e Camillo D’Alessandro) intervenuti al nuovo vertice a distanza, (altri erano assenti per impegni in aula) seppur con qualche sfumatura diversa, lanciano un accorato appello alla presidente del Senato, Maria Alberta Casellati, affinché “assegni il disegno di legge Caliendo alla commissione giustizia in sede deliberante” in modo da essere approvato nel più breve tempo possibile.
“Il provvedimento in esame”, sottolinea il documento appello elaborato dai presidenti degli ordini degli avvocati, Vittorio Melone, Silvana Anna Vassalli, Franco Colucci, e Luca Tirabassi, condiviso dagli amministratori locali, Domenico Di Berardino (vice sindaco di Avezzano), Mario Pupillo (sindaco di Lanciano e presidente della Provincia di Chieti), Anna Maria Casini (Sulmona) e Francesco Menna, (Vasto), il presidente della provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, e i parlamentari, che sarà inviato alla Casellati, “riprende integralmente il testo dell’emendamento al decreto legge 80/21 approvato all’unanimità in tre diverse Commissioni (Giustizia, Bilancio e Affari Costituzionali) del Senato, poi stralciato per estraneità di materia per cui è certamente completo e già individua la copertura finanziaria”.
La salvezza dei tribunali abruzzesi fino al 2024, quindi, sembra ancora alla portata visto che lo stop imposto all’emendamento dalla Presidente del Senato non sembra proprio insormontabile. “Abbiamo ancora ben a mente le parole che ha pronunciato in aula parlamentare la notte tra il 29 e 30 luglio”, ricorda nella lettera appello il gruppo di lavoro, che nella riunione precedente ha nominato coordinatore Gianni Di Pangrazio, “anche in relazione alla bontà del contenuto dell’emendamento nonché e, soprattutto, all’opportunità di procedere alla presentazione di un disegno di legge (così come da subito prospettato dal senatore Caliendo) “da far passare in deliberante. Pertanto, nel richiamare le parole che ha pronunciato, siamo a unirci alla richiesta già avanzata dai presentatori del disegno di legge affinché venga assegnato alla commissione giustizia in sede deliberante in modo da essere approvato nel più breve tempo possibile”. Ora, quindi, non resta che attendere le mosse della presidente Casellati, che aveva espresso parere favorevole in prima battuta, per capire se lo stop all’emendamento pro-proroga di chiusura dei tribunali abruzzesi è stato un incidente di percorso, oppure se il “de profundis” è calato dall’alto.