AVEZZANO – Ieri c’è stato un momento significativo, in consiglio comunale. È giusto sottolinearlo perché nella pletora di comunicati, di articoli e di interviste si rischia di non distinguere un fatto considerevole da quelli decisamente minori. Quando poi ci si mette di mezzo la propaganda, si può anche confondere una transazione vera con le chiacchiere fatte per strada o i semplici auspici.
Partiamo dalle basi. Una transazione è “un contratto con il quale le parti prevengono l’insorgere di una lite o pongono fine ad una lite facendosi reciproche concessioni”. Sul comune nuovo, una lite complessa e ingarbugliata c’era da anni mentre, da anni, sulla fantomatica transazione esistevano solo articoli di stampa e interviste.
Come il lettore può immaginare, gli auspici e le chiacchiere sono qualcosa di differente da un foglio sottoscritto recante impegni veri. E la differenza è ancor maggiore quando si parla di soldi, tanti soldi.
Nel consiglio comunale di ieri, finalmente la maggioranza ha dato l’ok all’accordo transattivo con IRIM a prezzo ridotto rispetto al lodo arbitrale. Il comune pagherà non due milioni circa ma uno e seicento: risparmierà quindi 330mila euro. Sempre tanti, ma tanti di meno.
L’idea del Comune nuovo- ha dichiarato il consigliere Gianluca Presutti – all’origine era lungimirante. Poi si è incastrata e abbiamo dovuto mettere una pietra tombale. Oggi, possiamo riprendere l’obiettivo ambizioso. È un impegno solenne preso con i concittadini dal Sindaco Di Pangrazio e un punto centrale del suo e del nostro programma di governo. In pochi mesi, soprattutto grazie a lui, quell’impegno è diventato un atto amministrativo.
Già, un atto. Perché gli enti parlano per atti.
Quanto alle affermazioni dell’ex Sindaco De Angelis che si era attribuito meriti sulla vicenda, la situazione è stata chiarita nel dettaglio. Ci sembra di capire che non c’è stata alcuna Transazione ma solo una transizione: “passaggio da un’amministrazione all’altra, spesso evoluzione”. Appunto.