AVEZZANO – Parte la richiesta di fallimento per l’ex Gielle, la società che deve restituire al Comune oltre 1 milione di euro. L’istanza, che concretizza la delibera adottata dalla giunta comunale nei confronti della società in liquidazione e, quindi, del socio accomandatario, nonché legale rappresentante, Guido Giffi, è stata depositata dall’avvocato, Carmelo Occhiuto, nella sezione fallimentare del tribunale di Avezzano. La nuova amministrazione, quindi, a differenza di quella del 2018, che si limitò a notificare l’atto di precetto e a una verifica, negativa, su eventuali conti nelle banche da pignorare, passa alle vie legali per provare a recuperare il milione di euro o a capire dov’è finito il “tesoretto” incassato dalla Gielle nel 2.013.
L’obiettivo dell’amministrazione è quello di verificare se la società in liquidazione e il liquidatore, Giffi, hanno beni da poter acquisire nelle casse del Comune, nonché a fare piena luce sull’utilizzo degli oltre 949mila euro. In buona sostanza a sapere se sono stati spesi legittimamente per pagare debiti, oppure se hanno seguito strade diverse. La controversia legata alla detenzione di un immobile ebbe origine nel 1986 quando la Gielle citò il Comune in giudizio chiedendo un risarcimento ottenuto dal Tribunale e confermato dalla Corte d’Appello dell’Aquila: Giffi, nonostante la richiesta della giunta all’allora tesoreria Carispaq di stoppare il pagamento, incassò i soldi. Qualche anno dopo la Corte di Cassazione accolse il ricorso del Comune, mentre in successiva istanza, il Tribunale civile di Avezzano stabilì la restituzione della somma al Comune. Ma dei soldi si è persa traccia, mentre l’ex Gielle, o meglio, Giffi, ha fatto “orecchie da mercante” rispetto alla richiesta dell’amministrazione di restituire il milione. Il Comune, quindi, è passato alle vie legali.