Con decreto del Presidente della Regione d’Abruzzo Marco Marsilio del 14 luglio 2021 è stato
nominato Presidente dell’Ente parco naturale regionale Sirente Velino Francesco D’Amore, già
Presidente della Comunità del Parco dal marzo 2017. Oltre a Francesco D’Amore sono stati nominati
i 3 consiglieri del Consiglio direttivo espressione delle tre macro aree: il Sindaco del Comune di
Cerchio Gianfranco Tedeschi (rappresentante dell’area Marsicana), il Consigliere comunale del
Comune di Castelvecchio Subequo Sabatino Musti (rappresentante dell’area Subequana) e il
Consigliere comunale del Comune di Rocca di Cambio Francesco Franceschi (rappresentante
dell’area dell’Altopiano delle Rocche).
L’indicazione del nominativo del Presidente e dei Consiglieri viene dalla Comunità del parco in
seduta plenaria (21 sindaci + il rappresentante della Provincia dell’Aquila).
La Comunità del Parco di espressione sia di centro sinistra che di centro destra che di area civica,
all’unanimità dei presenti, ha indicato Francesco D’Amore quale nominativo da sottoporre
all’intesa dell’Assessore Emanuele Imprudente con delega ai Parchi e Riserve e all’attenzione del
Presidente della Regione Abruzzo. Sempre dalla Comunità del Parco è venuta la scelta dei tre
rappresentanti delle macro aree.
Un atto di democrazia partecipata che vede il territorio per la prima volta protagonista del destino
dell’Area protetta con l’assunzione di una grande responsabilità verso l’intera collettività.
La nuova legge voluta dalla Regione Abruzzo, su proposta dell’Assessore delegato ai Parchi e Riserve,
segna un funzionale cambio di rotta che pone i Comuni per la prima volta al centro delle decisioni
riconoscendo agli amministratori un ruolo da protagonisti sulla gestione territoriale, prima disposta
in altre stanze. Non si può prescindere da questo assunto, guardando ciò che succede in termini di
responsabilità anche penale a cui spesso i Sindaci sono chiamati a rispondere; non dimentichiamo
che in fondo i territori sono stati dati in prestito alle aree protette dai Comuni.
“Sarò il Presidente di tutti” ha sottolineato D’Amore, “come è nel mio modo di fare e come ho
dimostrato durante il mio mandato da Sindaco di Fagnano Alto e da Presidente della Comunità del
Parco. Certo il movimento di opinione generatosi, spesso con toni anche molto pesanti, bene non
ha fatto all’immagine del Parco e delle sue genti, andando ad intaccare un percorso virtuoso
intrapreso negli ultimi anni. Siamo convinti che non è il perimetro che fa il Parco ma è il Parco che
deve guadagnarsi il perimetro proposto. Dimostreremo a tutti che le scelte di questa governance
sono quelle giuste. Lavoreremo affinché il Parco regionale sia veramente un Parco aperto ed
inclusivo verso tutti.