ROMA – Sono 600, ad oggi, i Sindaci che hanno aderito al Consiglio nazionale e alla successiva manifestazione convocata dall’Anci per mercoledì 7 luglio a Roma (dalle 10 alle 12 presso l’auditorium Angelicum di via Angelicum, 1 – zona Quirinale/Fori imperiali). L’obiettivo è quello di porre all’attenzione delle istituzioni le condizioni normative nelle quali oggi operano i Sindaci, e proporre soluzioni correttive che consentano loro di continuare a lavorare per le comunità in un clima di maggiore serenità. Al termine della riunione i Primi cittadini sfileranno in corteo per consegnare al Governo il documento contenente le indicazioni emerse nel corso del Consiglio nazionale.
Dopo le indagini sulla sindaca di Crema, il presidente Antonio Decaro aveva affermato: “Non è nostra abitudine contestare le attività della magistratura né metterne in discussione le scelte, ma lo Stato deve metterci nelle condizioni di fare il nostro lavoro serenamente. Non chiediamo l’immunità o l’impunità, come abbiamo già scritto nell’appello del 2 marzo scorso, in occasione della vicenda che colpì Chiara Appendino, chiediamo solo di liberare i sindaci da responsabilità non proprie. Così non è più possibile andare avanti. E se non è stato sufficiente un accorato appello al Governo e al Parlamento, sottoscritto da quasi 4 mila sindaci italiani, per attirare l’attenzione di chi può e deve prendere provvedimenti su quanto sta accadendo, vorrà dire che sfileremo con le nostre 8 mila fasce, costituendoci “parte civica”, nell’aula di tribunale dove la sindaca di Crema dovrà forse un giorno presentarsi per difendersi da questa accusa.
La riunione del Consiglio nazionale in presenza, la prima dall’inizio della pandemia, sarà quindi dedicata soprattutto alle tutele e ad una maggiore dignità da riconoscere al ruolo dei Sindaci, temi sui quali ci sarà modo di confrontarsi ed elaborare proposte da far pervenire a Governo e Parlamento.
La manifestazione si terrà in P.zza SS. Apostoli a partire dalle ore 12.00.