L’AQUILA – Il Prefetto dell’Aquila, Cinzia Torraco, ha presieduto questa mattina in Prefettura un Tavolo convocato per l’esame della problematica connessa ai fenomeni di incidentalità motociclistica sulle strade della provincia.
All’incontro hanno preso parte rappresentanti della Polizia di Stato e di quella Stradale; dei Carabinieri; della Guardia di Finanza; della Provincia e dell’Anas, oltre a delegati della Federazione Motociclistica Italiana e dei Motoclub.
La tematica è di particolare rilevanza per l’alto numero degli incidenti stradali rilevati sulle strade del territorio interessato ed è origine di elevata preoccupazione tra gli amministratori locali e la popolazione delle zone coinvolte, in particolare con l’avvicinarsi della stagione estiva.
I rappresentanti delle Forze dell’Ordine hanno unanimamente sottolineato come alla base dell’alto numero di incidenti rilevati, alcuni anche mortali, ci siano comportamenti troppo spesso poco responsabili di alcuni motociclisti, specialmente nei giorni del fine settimana, quando un elevato numero di moto percorre le strade in particolare di montagna, a volte partecipando a vere e proprie sfide di velocità.
I deterrenti usuali di contrasto alla velocità elevata, quali ad esempio gli autovelox, non si rivelano adeguati sia per le segnalazioni della loro presenza prontamente scambiate tra i motociclisti, sia per l’adozione di deterrenti anche poco legittimi, per cui al momento la soluzione che si adotterà sarà quella della tolleranza zero, con posti di blocco e contrasto dinamico sulle strade coinvolte, a tutela della sicurezza della popolazione spesso messa a repentaglio anche da alte velocità all’interno dei centri abitati.
Dall’Anas è venuta analoga indicazione concernente i comportamenti poco responsabili individuati, mentre continuano i lavori di manutenzione delle arterie di competenza, così come analogamente rappresentato dalla Provincia.
Anche da parte dei rappresentanti della F.M.I. e dei Motoclub è pervenuto un riscontro di comportamenti poco ragionevoli di alcuni motociclisti, ma nel contempo si è evidenziato come ciò non possa coinvolgere l’intera popolazione dei motociclisti, peraltro in larga parte non iscritta alla Federazione o ai Motoclub che hanno, invece, nei loro scopi anche quello dell’educazione alla guida e dell’invito a prudenza e responsabilità continuamente trasmessi ai propri associati.
Dalle associazioni dei motociclisti è pervenuto anche il suggerimento dell’adozione di campagne pubblicitarie, cartellonistiche stradali, sensibilizzazione nelle scuole, educazione stradale e, comunque, di un sistema che possa contribuire a creare un modo più ragionevole e sicuro di percorrenza non solo dalle moto, ma anche delle biciclette e delle macchine, spesso concausa degli incidenti rilevati, sulla rete stradale provinciale.
Il Prefetto Torraco, cui sono giunti i ringraziamenti di tutti i partecipanti per un’iniziativa di ascolto unica sul territorio, ha auspicato, pur senza generalizzare coinvolgendo l’intera categoria dei motociclisti, che vengano adottati comportamenti maggiormente responsabili sulle strade, sulle quali verrà incrementata l’attività di contrasto e sanzionatoria, e ha anticipato prossime interlocuzioni con i soggetti già coinvolti oggi che possano far prevedere, attraverso opportune valutazioni di competenza, iniziative e protocolli comuni per impegni di carattere reciproco.