L’AQUILA – “Tralasciamo l’aspetto comico (ma in realtà penoso) sull’Abruzzo dei “tre mari” dell’Ammiraglio Marsilio”, commenta il consigliere del Pd, Pierpaolo Pietrucci, in un comunicato stampa “nel Consiglio regionale di oggi la destra invece di accelerare e investire sui collegamenti strategici delle infrastrutture di collegamento europee, rallenta la possibilità di inserire l’Abruzzo nelle Reti TEN-T.
“Oggi è urgente e indispensabile inserirsi con autorevolezza nel confronto istituzionale, progettuale e politico sui due Corridoi Europei che interessano l’Abruzzo:
- il Corridoio Baltico-Adriatico che collega il Nord Europa a Ravenna e all’area pugliese di Bari-Brindisi-Taranto;
- il Corridoio Mediterraneo che unisce la penisola iberica da Barcellona a Ploce in Croazia, fino a collegarsi con il “Ramo C” del Corridoio 5 Budapest-Kiev e che – attraversando l’Italia – incontra il territorio ideale di transito nell’Abruzzo e nel Lazio collegando i Porti abruzzesi e il Porto di Civitavecchia, in una connessione est-ovest e verso il medio Oriente.
Invece il documento della maggioranza, ignora l’orientamento di tutte le associazioni economiche e sociali d’Abruzzo che pensano all’Abruzzo come lo snodo su cui far viaggiare in futuro la mobilità di merci e passeggeri dell’intero continente per un rafforzamento generale dell’economia nazionale ed europea.
Non si fa alcun cenno al trasferimento dei porti abruzzesi dal controllo dell’Autorità portuale di Ancona a quella di Civitavecchia, condizione fondamentale per costruire la trasversalità est-ovest.
E sull’aspetto economico le uniche risorse individuate e certe sono quelle (pochissime) derivanti dalla rimodulazione dell’FSC 2014/2020. Mentre per i fondi restanti ci si affida alle richieste da inserire nel PNRR: si tratta solo di proposte, prive al momento di qualsiasi fondata disponibilità finanziaria.
Per una infrastruttura ferroviaria di tale poderosa dimensione servono diversi miliardi di euro!
E dunque un progetto credibile e condiviso.
Se il Presidente vuole onorare l’impegno preso oggi in Consiglio, richieda la convocazione di un tavolo col Governo, RFI e Regione Lazio per studiare tutte le migliori soluzioni istituzionali, logistiche, tecniche, economiche e ambientali e che valuti anche tracciati alternativi – come prevede lo stesso Codice degli Appalti – affinché il collegamento Ortona-Civitavecchia divenga una proposta seria e competitiva da portare con successo in Europa.
Tra Ortona e Civitavecchia, sì: perché è sul collegamento tra i Porti che si gioca il nostro destino; non sul risparmio di 30 minuti da Pescara a Roma con una nuova ferrovia che costerà 6.5 miliardi di euro.
Queste scelte, inoltre, chiamano in causa il futuro dell’A24 e dell’A25 verso L’Aquila, Teramo e le Marche: cosa sarà di questa autostrada? Qualcuno se lo sta chiedendo?
Ecco perché è vergognosa e meschina ’assenza – oggi, come pure in occasione del Consiglio comunale dell’Aquila sullo stesso tema – degli assessori di maggioranza aquilani. Pavidi, ipocriti e indifferenti di fronte al rischio di uno stravolgimento degli assetti e del futuro dell’Abruzzo”.