L’AQUILA – La consegna dei Diplomi agli insigniti delle Onorificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” e delle Medaglie d’Onore a cittadini italiani deportati nei lager nazisti, tradizionalmente fissata nel corso della Cerimonia per la celebrazione dell’ Anniversario della Festa della Repubblica, in considerazione dell’emergenza in corso e delle misure vigenti in tema di divieto di assembramenti e rispetto della distanza interpersonale, si è svolta questa mattina in Prefettura, nel corso di vari appuntamenti scaglionati nell’intera mattinata.
Quest’anno la consegna ha rivestito un carattere particolarmente significativo, nella considerazione che gli insigniti risultano essere appartenenti a categorie distintesi nel corso dell’emergenza pandemica: dal personale medico-sanitario ospedaliero a quello della Protezione Civile Regionale, delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco. Il Prefetto dell’Aquila ha iniziato la Cerimonia consegnando i Diplomi al personale sanitario della Asl L’Aquila, Avezzano, Sulmona, alla presenza dei Sindaci dei comuni di appartenenza degli insigniti e del Direttore Generale Asl, Roberto Testa.
Successivamente si è svolta la consegna dei Diplomi al personale della Protezione Civile Regionale, alla presenza del Presidente della Giunta Regionale, Marco Marsilio, e dei sindaci dei comuni di appartenenza degli insigniti: nel corso di questo momento il Prefetto ha altresì consegnato l’onorificenza di Commendatore al viceprefetto Francesco Massidda. Nel terzo incontro il Prefetto ha consegnato i Diplomi al personale delle Forze dell’Ordine e dell’Esercito, sempre alla presenza dei sindaci dei comuni di appartenenza degli insigniti e dei Comandanti P.li dell’Arma dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco.
La Cerimonia si è conclusa con la consegna delle Medaglie d’Onore ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti nel corso della seconda guerra mondiale: le medaglie sono state consegnate ai familiari dei quattro cittadini, nel frattempo purtroppo deceduti, alla presenza dei sindaci dei comuni di appartenenza, nel ricordo comune delle sofferenze patite da loro patite in quei difficili momenti ed in un clima di partecipata emozione.