AVEZZANO – Sono ormai diversi giorni che nella Marsica si denuncia un caos sul ritardo dei referti dei tamponi sul covid19. Diversi sono gli studenti che ormai sono in quarantena da diversi giorni e la radice del disagio sembra risieda in un problema tecnico informatico che ad oggi, ancora non è risolto. Sulla base di questi ritardi, i Carabinieri dei Nas hanno eseguito un’ispezione all’ospedale di Avezzano e dell’Aquila per cercare di avere più elementi a riguardo.
L’indagine dei militari sembra confermare al momento un “guasto” informatico, dovuto ad un malfunzionamento del software di gestione utilizzato sia per processare i tamponi sia per comunicare i dati al sistema. Così, nel periodo compreso dal 17 al 24 maggio, pur essendo stati processati più di 3.600 tamponi tra L’Aquila e Avezzano, sono stati comunicati solo 50 esiti circa.
Per questo motivo, le analisi dei dati queste settimane in provincia potrebbero essere falsate. Senza contare i disagi per gli utenti in attesa del risultato che aspettano una risposta ben oltre il quattordicesimo giorno di quarantena.
Generalmente, il laboratorio di Avezzano viaggia ad una media di 450 tamponi analizzati quotidianamente, con test provenienti anche dalla Valle Peligna. In questi giorni, inoltre, i drive trough di Avezzano (Interporto e Via Aldo Moro) hanno eseguito centinaia di test. Diventa fondamentale la risoluzione del problema per avere al più presto un quadro più chiaro dell’epidemia sul territorio.
Seppur si richiede la zona bianca, è evidente, che senza dati certificati e diffusi sarà difficile che venga concessa dal Ministero della Salute. In ogni caso, continuano le indagini per valutare eventuali responsabilità su questo disagio.