L’AQUILA – Il grido d’allarme lanciato dalle attività legate alla filiera dello spettacolo e della cultura deve trovare supporto in tutti i livelli istituzionali. Ci riferiamo non solo ai professionisti del palcoscenico, ma anche a tutta una serie di addetti che lavorano dietro le quinte, una filiera che comprende associazioni, maestranze, imprese di service, tecnici di vario tipo che conta almeno 500mila addetti nel nostro paese e su cui il peso delle chiusure si è abbattuto in particolar modo. Con l’obiettivo di dare un aiuto concreto e rapido, abbiamo promosso e ottenuto l’audizione dei rappresentanti delle categorie menzionate alla seduta di martedì prossimo, 11 maggio, in V commissione del consiglio regionale, che si occupa di cultura e lavoro”. Il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci e il capogruppo dem in Regione, Silvio Paolucci, commentano così, l’iniziativa promossa al fine di “impegnare la Regione Abruzzo a scongiurare una crisi irreversibile del settore, nella speranza di raccogliere un consenso unanime”.
Iniziativa che coinvolgerà anche il Comune dell’Aquila, dove il consigliere comunale Stefano Albano chiederà contestualmente un impegno formale a un sostegno ulteriore per queste categorie. “Ai pesanti cali di fatturato e alle notevoli spese per i costi di gestione anche relativamente ai mesi di chiusura – sostengono i rappresentanti dem – si aggiunge la consapevolezza che la ripresa delle attività per questo comparto non potrà essere immediata: anzitutto i numeri sui contagi, seppur in miglioramento, non permettono di programmare con congruo anticipo gli eventi; inoltre, sebbene ci si avvii verso una riapertura di cinema e teatri, questa dovrà avvenire con numeri contingentati e senza poter prevedere eventi con grandi numeri, rendendo di fatto problematica la stagione 2021 oltre allo scorso anno. Queste realtà costituiscono un tessuto di assoluto pregio per l’Abruzzo, con eccellenze di rango nazionale ed internazionale”.
In dettaglio, “le inadempienze della Regione sono evidenti già dai ritardi di erogazione del Cura Abruzzo – un fondo pensato per erogare ristori aggiuntivi a livello regionale – che deve essere reso efficiente: alcuni professionisti non hanno ancora ricevuto i fondi richiesti a maggio 2020. Questo meccanismo deve essere affiancato da aiuti aggiuntivi a fondo perduto per la filiera dello spettacolo e della cultura, a cui dev’essere dedicato un fondo specifico come si è fatto per gli operatori della montagna. Con la nostra iniziativa, chiediamo anche alla Regione di attivare misure per l’accesso al credito agevolato, che riteniamo fondamentali per consentire il rilancio di queste attività una volta terminata l’emergenza sanitaria; un altro modo di aiutare le attività in questione passa dalla valutazione di sospendere totalmente o parzialmente le tasse a livello comunale. Con questi interventi – concludono – speriamo di attivare un dibattito sul modo più rapido di fornire un aiuto concreto a un comparto che più di altri sta pagando i danni del covid e che consideriamo vitale per il nostro territorio”.