L’AQUILA – Come riportato da Marsicaweb,il Giudice del lavoro del Tribunale di Avezzano, Antonio Stanislao Fiduccia, ha condannato la ASL 1 a rimuovere la condotta discriminatoria dell’azienda nei riguardi di un’assistente sociale marsicana che, trovandosi in gravidanza, si era vista escludere dalle proroghe contrattuali concesse, invece, ad altri colleghi.
Durissimo l’attacco di Pietrucci al manager della Asl1 Roberto Testa:
“L’ennesima vergogna che macchia la gestione della nostra Azienda Sanitaria porta lo stigma della discriminazione sul lavoro di stampo sessista. Sarebbe bastata la semplice conoscenza delle leggi, la normale e corretta applicazione del contratto o forse semplicemente il buon senso per evitare questa figuraccia che – per quanto mi riguarda – avrà pesantissime conseguenze. Se il Direttore generale (e con lui il Direttore del Personale) crede che la questione si risolva adeguandosi alla sentenza del Giudice del Lavoro e scusandosi pubblicamente con la lavoratrice interessata, si sbaglia di grosso.
Andrò fino in fondo perché questo vergognoso comportamento aggiunge disdoro e umiliazione alla gestione della ASL1. Si somma all’infinita sequenza di errori, incapacità, sudditanza al potere politico della destra, ritardi, inefficienze, confusione e problemi che il Manager ha dimostrato dal primo giorno del suo insediamento e che con la pandemia si sono amplificati a dismisura.
Anche per realizzare un Hub vaccinale decente – in cui verrà accolto il Commissario Figliuolo e il capo della Protezione Civile Curcio – c’è voluta la protesta, l’indignazione e il disagio delle centinaia di utenti accalcati nell’attesa al sole o alla pioggia nella precedente, inadeguatissima struttura di via Ficara.
Insomma, sembra che il Direttore generale di sua spontanea volontà non ne imbrocchi una giusta. La notizia di oggi, dell’assistente sociale reintegrata nel suo diritto al lavoro dopo essere stata discriminata nel rinnovo contrattuale perché incinta, davvero è la “piccola” grande goccia che fa traboccare il vaso. Dimostra platealmente l’ignoranza amministrativa e, mi viene da dire, la “cattiveria” con cui si gestisce l’Azienda e tratta il personale sanitario. Forte coi deboli e debole con i forti: questa sembra essere l’indole del dott. Testa.
Mi batterò in ogni sede perché questa gestione fallimentare abbia fine e i cittadini, il personale medico, le istituzioni locali, l’intera comunità aquilana possa finalmente tornare a dialogare e collaborare con un Direttore generale capace e all’altezza del suo compito.
E mi batterò anche per rispetto della giovane assistente sociale marsicana che tornerà in servizio (per 6 mesi!) al Consultorio di Civitella Roveto, che è diventata mamma e a cui faccio tutti i miei più affettuosi auguri.