ROMA – La curva dei contagi da Coronavirus in Italia sta rallentando e si vedono i primi segnali di stabilizzazione. Nel nostro Paese “c’è un rallentamento della crescita della curva e i primi segnali di stabilizzazione” ha affermato il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, nel suo intervento alla conferenza stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale della cabina di regia Iss-ministero della Salute.
Nell’Italia in emergenza coronavirus, sono 12 le Regioni con ricoveri e terapie intensive sopra la soglia critica. Lo riporta la bozza del report di monitoraggio Covid 19 di Istituto superiore di sanità e ministero della Salute relativo al periodo 15-21 marzo con dati aggiornati al 24, che osserva un “miglioramento complessivo del rischio, sebbene complessivamente ancora alto”.
Ma, avverte,”il 39% delle terapie intensive sono occupate da pazienti Covid, rispetto al 36% della settimana scorsa. Nelle aree mediche invece abbiamo il 43% dei posti letto occupati. Con le proiezioni a 30 giorni, le probabilità che si saturino i posti in alcune Regioni è piuttosto elevata”.
“L’età media dei casi in Italia rimane stabile tra i 40 e i 50 anni” aggiunge il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità. “Si continua a vedere un decremento dei casi negli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione. Elemento importante ed effetto positivo delle vaccinazioni” sottolinea.
C’è poi una “buona notizia sull’andamento dei focolai nelle Rsa: rispetto alle strutture ospedaliere, il decremento dei focolai è continuo e significativo” afferma il presidente dell’Iss, ricordando “che queste strutture sono stato il primo target della vaccinazione, insieme agli operatori sanitari”.
Inoltre, “un gruppo di lavoro sta completando l’aggiornamento delle indicazioni” per le cure domiciliari dei pazienti Covid “che sarà disponibile a breve: si sta finalizzando ma è praticamente pronto”.
“Il combinato di vaccini e bella stagione ci fa sperare che la circolazione del virus possa essere ridotta e che man mano che si riporta a livelli più controllabili, possiamo adottare misure di rilassamento per recuperare maggiori spazi di libertà. Mantenendo le misure e investendo moltissimo sulle vaccinazioni, possiamo guardare con fiducia” all’estate, sottolinea il presidente dell’Iss. “Abbiamo dimostrato che adottando tempestivamente delle misure si possono modellare le curve. Accanto a questo sforzo oggi abbiamo uno strumento in più, la vaccinazione. Chiaramente la buona stagione favorisce la possibilità di stare all’aria aperta – conclude il presidente dell’Iss – e questo va molto meglio”.