Via libera dell’Ema al vaccino anti Covid di Janssen, divisione farmaceutica di Johnson & Johnson. Secondo gli accordi, dovrebbero arrivare nell’Ue 200 milioni di dosi entro la fine del 2021 e a partire dal secondo trimestre. La decisione dovrà essere recepita in Italia dall’Aifa. Tra le caratteristiche del siero, è monodose ed efficace contro le varianti.
L’Ema, l’Agenzia europea del Farmaco, ha approvato l’autorizzazione all’uso nei 27 stati membri dell’Ue del vaccino anti Covid di Jassen, divisione farmaceutica di Johnson & Johnson. Quest’ultimo diventa così il quarto siero ad ottenere il via libera da Bruxelles nella lotta al Coronavirus, dopo quelli di Pfizer, Moderna e AstraZeneca. Secondo gli accordi, la multinazionale dovrebbe inviare 200 milioni di dosi nel 2021 all’Ue, di cui 55 milioni solo nel secondo trimestre dell’anno, anche se nei giorni scorsi erano trapelate indiscrezioni su un possibile ritardo nella consegna. Se tutti i tempi dovessero essere rispettati, si potrà procedere ad una decisa accelerazione della campagna di vaccinazione nei Paesi europei, Italia inclusa. “Con questa ultima opinione positiva, le autorità di tutta l’Unione europea avranno un’altra opzione per combattere la pandemia e proteggere la vita e la salute dei loro cittadini”, ha affermato Emer Cooke, direttore esecutivo dell’Ema, aggiungendo che “questo è il primo vaccino che può essere usato in dose singola ”.
Dopo il parare positivo dell’ente regolatore comunitario la palla passa come di consueto alla Commissione europea che avvierà la procedura per renderlo effettivo in tutti gli Stati membri dell’UE e dello SEE entro pochi giorni. Infine, la decisione dovrà essere accolta dagli enti regolatori nazionali, in Italia dall’Aifa. Ogni dose verrà pagata 15 euro.
Le caratteristiche del vaccino Covid di Johnson & Johnson
Una delle caratteristiche più risaltano all’occhio del vaccino anti Covid di J&J è che è monodose. È infatti l’unico tra i vaccini in fase di distribuzione a dose singola ad aver concluso la fase 3 di sperimentazione. Come ha spiegato al Corriere della Sera Loredana Bergamini, direttore medico di Janssen Italia, la divisione farmaceutica di Johnson & Johnson, “è costruito su una piattaforma di cui abbiamo un brevetto esclusivo chiamata AdVac che utilizza un adenovirus del raffreddore, ingegnerizzato in modo da essere reso inattivo e incapace di infettare. Al suo interno viene inserita un’informazione genetica, quella della proteina Spike di cui il Sars-CoV-2 si serve per penetrare nella cellula umana. Una volta inoculato, le cellule leggono questa informazione e stimolano la produzione di anticorpi specifici in grado di rispondere al coronavirus”. L’AdVac è una tecnologia che è stata utilizzata già in passato per sviluppare il vaccino contro l’ebola. Secondo gli ultimi studi, previene nell’85% dei casi le forme più temibili del Covid che richiedono ricovero in ospedale e nel 100% dei casi evita la morte. A quanto pare, il vaccino è stato testato in Sud Africa e Brasile dove le varianti già circolavano ed ha funzionato. Verrà somministrato a tutti gli over 18. Nel comunicato dell’Ema, si sottolinea che gli effetti collaterali del vaccino Covid-19 Janssen nello studio sono stati generalmente lievi o moderati e sono stati risolti entro un paio di giorni dalla vaccinazione. I più comuni sono dolore al sito di iniezione, mal di testa, stanchezza, dolori muscolari e nausea. “La sicurezza e l’efficacia del vaccino – si legge nella nota – continueranno a essere monitorate poiché viene utilizzato in tutta l’Ue, attraverso il sistema di farmacovigilanza e ulteriori studi da parte dell’azienda e delle autorità europee”.
fonte fanpage.it