AVEZZANO – Operazione anti-furbetti della Tari messa in campo dal ferreo assessore all’ambiente del Comune di Avezzano ed eseguita dal personale Tekneko in collaborazione con la Polizia Locale di Avezzano, dice la sua Mario Casale, ex assessore comunale con la Giunta del Professor Mario Spallone, nonché esponente di LeU.
Casale ritiene che la pratica messa in atto dal Comune di Avezzano sia aggressiva non solo per chi non ha pagato o ha tentato di sfuggire al ruolo della Tari, ma anche per chi, sventurato lui, non ritrovasse la ricevuta del pagamento effettuato. Questa la nota di Casale: «A proposito del vostro interessante articolo sul cambio di passo di Comune e Tekneko per accelerare sulla raccolta indifferenziata anch’io provo a sollevare qualche perplessità (ben sapendo che gli amministratori comunali non sono sensibili alle osservazioni): ritengo minacciose le motivazioni addotte per poter adeguare i contenitori (verifica pagamento tari, soprattutto). È chiaro l’intento di voler scovare con questo marchingegno gli evasori, ma per tutti gli altri utenti che si comportano regolarmente, pagando e indifferenziando con attenzione i rifiuti? Nulla, se non la minaccia di sanzioni se non si documenta il pagamento. Trovo molta aggressività nella iniziativa comunale, è l’esatto contrario di quello che serve per smaltire civilmente i rifiuti: il consenso tra tutte le parti, così come è avvenuto all’inizio del procedimento della raccolta che ha portato agli ultimi soddisfacenti risultati. E infine, quando il Comune restituirà agli utenti la differenza di circa il 10% della Tari 2018, pagata in più per una previsione sbagliata comunale, che ha dato alle imprese e ha tolto alle famiglie? Sembra di capire che il Comune abbia “previsto”le iniziative “contrattuali” governative, una specie di flat-tax, facendo risparmiare chi ha di più e facendo pagare a chi ha meno. Così non va, cari amministratori. Impegnatevi a correggere gli errori di previsione e a ricercare un consenso attivo tra i cittadini per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in un quadro di partecipazione convinta, senza minacce».
Come non essere concorde con il professor Mario Casale? Ma d’altronde ricordiamo tutti i vari episodi in cui è stata contestata a questa Amministrazione la carenza di modi e garbo quantomeno istituzionale, qualità che spesso han lasciato a desiderare.