Irresponsabile è chi infonde nella popolazione l’illusione che la negatività al test rapido dia una patente di certa negatività! Rischiamo di tornare zona rossa, nel caso in cui qualcuno non se ne fosse ancora accorto”.
Lo afferma il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi: “Ho portato l’esempio concreto di Guardiagrele, città balzata sulle cronache internazionali per via del focolaio con variante inglese, dove delle 4.334 persone sottoposte a test rapido soltanto 10 sono risultate positive e di queste solo due sarebbero state confermate positive nella successiva fase di controllo attraverso il tampone molecolare RT-PCR. Invece a Pizzoferrato sono risultate positive 71 persone sulle 530 che si sono sottoposte a tampone molecolare RT-PCR. Nessuno è riuscito a spiegarci il perché di dati così contrastanti, nemmeno il Direttore Generale della Asl 02 Schael, impegnato a scrivere comunicati stampa invece di fornirci dati riguardo al Covid che aspettiamo ormai da mesi e che dovrebbero essere pubblici. In compenso vedo che l’Aric, Agenzia regionale per l’informatica e la telematica, si permette addirittura di trarre conclusioni politiche e sanitarie sulle tipologie di test da utilizzare. Ormai è evidente che nella surreale Regione Abruzzo a trazione centrodestra tutto è permesso”.
“Davanti alle richieste che ho avanzato su segnalazione di numerosi medici, prendo atto che il Consigliere Quaglieri preferisce buttarla in caciara e propaganda invece che rispondere nel merito. Ne comprendo l’imbarazzo di chi vede sempre lo stesso soggetto fornire le prestazioni più disparate a Regione Abruzzo, dalle campagne di promozione turistica ai test antigenici rapidi. Seguendo il suo stesso ragionamento, lo invito a dimettersi da consigliere regionale dal momento che non essendo egli laureato in giurisprudenza non può certo fare il legislatore”. Conclude Marcozzi: “Sicuramente il caso non finirà qui, chiederò con tutti i mezzi a disposizione chiarezza sulla vicenda e sicurezza per gli abruzzesi. A questi ultimi mi sento di raccomandare ancora una volta l’utilizzo delle mascherine e il distanziamento sociale”.