CASTEL DI SANGRO – Entrarono in casa, aggredirono, picchiarono e derubarono un anziano di Castel Di Sangro a scopo di rapina, tre romeni ora arrestati dai Carabinieri di Castel di Sangro con l’accusa di omicidio aggravato in concorso fra loro.
I fatti. Nella notte del 3 giugno 2017, tre giovani romeni, poco dopo la mezzanotte, si introdussero nell’abitazione di Domenico Di Luia, 79 anni, del posto, con l’intenzione di derubarlo e rapinarlo. Scoperti dall’uomo, però, i tre malviventi non esitarono ad aggredirlo con calci e pugni, sia sul volto che sul corpo, lasciandolo agonizzante in terra, per poi fuggire dopo aver comunque sottratto alcuni oggetti d’oro di modesto valore economico.
Uno dei tre banditi, forse per un raro ritorno di coscienza improvviso, forse consapevole della gravità dell’azione criminale portata a termine, poche ore dopo si presentò presso la Compagnia Carabinieri di Castel di Sangro per raccontare quanto avvenuto e fornendo i dati dei due complici e soprattutto indicando l’abitazione ove il reato era stato commesso.
Le ricerche furono subito effettuate su tutto il territorio dai Carabinieri del NOR di Castel di Sangro e della Stazione di Pescocostanzo. L’operazione consentì, in tempi brevi, di individuare e arrestare i tre romeni. L’anziano, intanto, rinvenuto dai Carabinieri a terra privo di conoscenza, fu immediatamente soccorso dai sanitari del 118 e trasportato presso l’ospedale di Castel di Sangro. A causa delle gravi percosse subite, all’uomo venne diagnosticata una importante lesione cerebrale e, successivamente, fu trasferito con urgenza, in prognosi riservata, presso l’ospedale civile di Teramo per essere sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. I tre rumeni, A. A. S., 41 anni, A. I. 37 e D. U. 33, vennero arrestati con l’accusa di rapina e lesioni personali aggravate e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Sulmona.
Nel corso degli accertamenti che furono eseguiti nel corso dell’indagine, i Carabinieri sequestrarono i vestiti indossati dai tre rapinatori al momento dell’aggressione, che vennero trasmessi al RIS di Roma per essere sottoposti ad esami tecnico-biologici, i cui esiti hanno consentito di avere altri riscontri investigativi. Dopo mesi di lunga agonia, il 26 ottobre 2017, Domenico Di Luia è purtroppo deceduto. Le risultanze dell’autopsia a cui il suo corpo fu sottoposto, hanno permesso di ricondurre il decesso dell’anziano alle gravi lesioni patite in occasione dell’aggressione, lesioni a seguito delle quali non si è più ripreso. Il Giudice per le Indagini Preliminari, dott. Marco Billi, esaminati gli indizi raccolti dai Militari del NOR, supportati peraltro dagli accertamenti tecnici effettuati dal RIS dei Carabinieri di Roma e dal medico legale, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei tre rumeni, con l’accusa di omicidio aggravato in concorso. Misure cautelari che sono state eseguite dai Carabinieri questa mattina nei carceri di Teramo e Pescara dove i tre banditi sono rinchiusi.