AVEZZANO – È stato costituito il Fondo San Berardo, con dotazione di € 200.000 ricevuta dalla CEI e messa a disposizione del Vescovo di Avezzano in risposta all’emergenza Covid-19.
Potranno attingere al Fondo coloro che vivono uno stato di disagio socio-economico:
- quanti hanno perso il lavoro e sono esclusi da altre tutele sociali;
- persone che nel commercio o in altri settori hanno bisogno di un sostegno che li accompagni ad una “ripresa autonoma”;
- famiglie che hanno subito una drastica diminuzione del reddito.
La straordinarietà dell’intervento integra e non sostituisce il quotidiano cammino solidale della Caritas Diocesana e delle Caritas Parrocchiali.
I beneficiari potranno accedere previo contatto telefonico per appuntamento a colloquio riservato con la persona che la Diocesi ha delegato a questo servizio (d.ssa Cristina Paone tel. 351.8634621).
Le erogazioni saranno poi esperite direttamente dalla Diocesi.
La concretezza della carità. Report delle attività svolte dal 1° marzo al 31 luglio 2020
Come tante altre realtà del paese, anche la Caritas Diocesana di Avezzano si è ritrovata, dalla sera alla mattina, a dover fare i conti con la pandemia da Covid-19. Abbiamo rimodulato le attività per adeguarle alle misure di contenimento del contagio, ma tutti i servizi essenziali sono stati tenuti aperti.
- Emergenza abitativa d’emergenza.
Durante i giorni stretti del lockdown l’esigenza primaria è stata quella di alleviare il disagio di chi non poteva restare a casa: i senza fissa dimora o vittime della povertà estrema. Abbiamo garantito loro, oltre che l’ospitalità abitativa di emergenza, con l’importante contributo economico del Comune di Avezzano, il servizio docce e la Mensa ovvero le attività di sollievo.
Tra l’11 marzo e il 31 luglio sono state fornite 482 ospitalità notturne, in quattro diverse strutture del territorio. Il 55% degli ospitati sono stati uomini, il 45% donne. Il 93% degli ospiti sono di nazionalità italiana, il 7% stranieri. La complessità delle problematiche per le quali è stata attivata l’ospitalità abitativa d’emergenza si riflette nei giorni di presenza: la permanenza media degli utenti italiani è stata di 41 giorni, quella degli stranieri appena 9.
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2. Servizio Mensa San Lorenzo
La Mensa ha riscontrato un leggero incremento di presenze: persone che abitualmente svolgevano dei piccoli lavori in nero, ricavandone il sufficiente per mangiare, hanno visto precipitare la propria condizione economica a causa del lockdown. Nei mesi di marzo e aprile sono state registrate il massimo delle presenze annue, con oltre 1400 pasti/mese distribuiti.
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- Ascolto e orientamento
Ugualmente importante è stata l’attività del Centro d’Ascolto, presso il quale sono stati accolti più di 220 nuovi nuclei familiari in condizione di bisogno. Il dato registra la triplicazione, in un solo quadrimestre, del trend annuale per il quale – dal 2017 – chiede aiuto ai diversi servizi Caritas una persona nuova ogni quattro giorni. Di questi “nuovi poveri” l’82% sono persone e famiglie che mai si erano rivolte ai servizi Caritas, il 18% invece nuclei che hanno visto trascorrere anche dieci anni dalla data di ultima richiesta d’aiuto. Singoli e nuclei familiari sono stati assistiti anche per l’ottenimento dei buoni spesa comunali e/o per le diverse misure di sostegno governative (bonus famiglie regionale, reddito di emergenza ecc.).
- Servizio stampa del materiale didattico
A tutela degli alunni privi di dotazioni informatiche adeguate alla didattica a distanza, sin dai primi giorni della chiusura, è stata attivata una casella di posta elettronica dedicata al ricevimento e alla stampa del materiale scolastico.
Il servizio è stato richiesto direttamente dalle famiglie o dagli insegnanti a sostegno degli alunni meno autonomi.
Sono state consegnate oltre 3000 pagine a studenti di ogni ordine e grado.
- Aiuti alimentari
Con il trascorrere dei giorni, soprattutto a partire dalla fine di marzo si è reso via via più importante il lavoro di distribuzione di beni materiali (alimentari e di prima necessità) che ci ha visto anche accanto alle protezioni civili del territorio diocesano.
La Caritas ha distribuito oltre 50 tonnellate di prodotti alimentari ad 1/3 delle organizzazioni di Protezione civile attive nei diversi comuni. Di questa importante quantità di aiuti, il 46% proveniente di prodotti del Fondo FEAD dell’Unione Europea e gestito in collaborazione con il Ministero del Lavoro, il restante 54% è consistito in generi di prima necessità acquistati con le risorse dell’8×1000 messe a disposizione dalla Diocesi e/o attraverso somme in denaro ricevute in donazione.
La distribuzione alimentare non si è fermata neanche nelle parrocchie, che ringraziamo per l’attenzione mai venuta meno nei confronti delle persone fragili.
4.1 L’Emporio Solidale ha visto un impennata di accessi: 1124 carrelli per 363 nuclei familiari censiti. Di questi, 239 famiglie hanno avuto accesso già nei primi giorni del lockdown, a dimostrare una precarietà economica più marcata. I restanti sono stati censiti nei mesi successivi come conseguenza di un impoverimento lento ma progressivo. Mediamente, sono stati registrati 29 accessi al giorno, principalmente concentrati nel mese di aprile 2020. Ogni nucleo ha effettuato in media n. 2,8 accessi per una spesa media per accesso di importo pari a € 32,75.
Infine, per quanti impossibilitati a causa di invalidità fisiche e mentali, abbiamo effettuato un servizio di consegna a domicilio di beni alimentari anche nei diversi comuni della Diocesi, percorrendo quasi 1000 km.
- Risorse per ambito d’intervento
Oltre il 20 % del budget impiegato nel quadrimestre è stato utilizzato in attività di tutela abitativa dei beneficiari, attraverso il pagamento di rate di mutuo, canoni di locazione e utenze.
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Ringraziamenti
Di fronte ad una situazione tanto critica e complessa, non possiamo non testimoniare con viva gioia la ricchezza delle donazioni ricevute.
Ringraziamo, oltre ai numerosi privati cittadini che hanno scelto di sostenere i servizi Caritas:
- Comune di Avezzano,
- Fondazione Carispaq,
- Bcc di Roma,
- Tekneko Sistemi ecologici srl,
- Soci e lavoratori Coop,
- Dipendenti Saes Getters,
- Lavoratori Pastificio De Cecco,
- Associazione dei Giovani Avvocati,
- Coldiretti,
- Rotary Club Avezzano,
- Agr. Terra e Sole,
- Old Wild West,
- Ristorante Napoleone,
- Bi.Gel sas,
- Gelateria Les Folies.
- Ambecò,
- Di Cintio Carni.
Ugualmente riconoscenti siamo ai numerosi volontari che si sono messi a disposizione per portare avanti i diversi servizi. Nella necessità di mettere a riposo i volontari più anziani e vulnerabili, abbiamo sperimentato la generosità operativa di oltre 50 nuovi volontari, 22 giovani under 30 e 29 adulti.
Un ringraziamento particolare all’Azione Cattolica diocesana.