AVEZZANO – “La fisioterapia in acqua è una tecnica di recupero che attualmente è molto in voga e i medici la prescrivono in quanto ha moltissime proprietà terapeutiche. Avevo intenzione di proporre l’inserimento delle vasche per l’idrokinesi nella struttura del centro polio di Avezzano. Nell’informarmi ho scoperto che la struttura ha già due vasche, ben due vasche accessoriate con le fondamentali imbragature. Sono in un locale che in questo momento è stato reso inagibile pertanto, purtroppo, emerge che questo tipo di dotazioni che potrebbero dare giovamenti a molteplici soggetti portatori di disabilità, sono chiuse. Il rischio è il deterioramento delle vasche, rinviato solo grazie al mantenimento minimo di pulizia effettuato dal personale operante all’interno della struttura. Un intervento fondamentale considerando il tanfo proveniente dalle fogne tramite gli scarichi delle vasche, attutito solo dall’utilizzo dell’acqua per pulire il fondo delle piscine.
Situazione inaccettabile nella nostra società, se vogliamo veramente evolverci e vogliamo guardare al futuro. Non possiamo tralasciare “gli altri”, nemmeno abbandonare o accantonare quello che abbiamo già fatto, e questa è una di quelle cose.
Attualmente la fisioterapia in acqua si può effettuare solo nella piscina comunale gestita dalla FIN, dove esiste la struttura adeguata allo scopo. Emerge però il discorso economico, davvero non è possibile richiedere alle famiglie un carico di spesa ulteriore oltre al grave disagio delle problematiche che devono sostenere. Come economista è per me fondamentale affrontare questo tema.
Chi necessita della fisioterapia, come detto, ne può usufruire recandosi nella struttura della FIN. Nonostante ci siano degli sconti applicati dalla stessa società, l’utente che ha bisogno del trattamento deve affrontare il costo del fisioterapista, qualora non fosse disponibile quello del centro. Vale a dire che se chiamato per necessità un professionista esterno, gli deve essere pagato l’ingresso. E’ intuibile che per il corso delle sedute, generalmente raccomandate due volte alla settimana, le spese divengono eccessive per una famiglia.
Avezzano ha le strutture apposite per dare sostegno alle famiglie, usiamole, integriamole alla necessità della popolazione, non dichiariamole inagibili senza provvedere al loro ripristino, penalizzando chi il disagio lo vive nella sua quotidianità.
La mia è la presa visione di un grave disservizio sociale, e questo per me è INACCETTABILE. Continuerò a dare battaglia a questa, ma a tante altre tematiche che intendo affrontare: lavoro, coworking, associazioni, startup. Tutti problemi che dovevano essere affrontati da anni, e io intendo impegnarmi affinché vengano risolti.
[su_note]COMUNICATO STAMPA[/su_note]