L’AQUILA – La situazione legata alla positività al Covid-19 di otto migranti alloggiati nel Centro d’Accoglienza di Ponte d’Arce a Pettorano sul Gizio, rimane costantemente monitorata con un proficuo e continuo raccordo tra la Prefettura, l’Amministrazione Comunale di Pettorano e la Direzione della Asl 1 Avezzano, Sulmona, L’Aquila e, al momento, non si rilevano criticità oltre la norma che possano far insorgere preoccupazioni.
Gli otto migranti, di nazionalità tunisina, come noto sono risultati positivi all’esame effettuato nelle strutture della Asl, mentre gli altri quattro connazionali facenti parte del contingente arrivato da Lampedusa nel centro di accoglienza aquilano, sono risultati negativi.
Per tutti è stato disposto l’isolamento fiduciario all’interno della struttura, senza possibilità di contatti esterni, in attesa del secondo controllo di sicurezza che verrà effettuato al termine del periodo di quarantena.
Già al loro arrivo da Lampedusa nella giornata di giovedi 16, peraltro, la Prefettura aveva provveduto all’isolamento interno dei tunisini, sotto la sorveglianza del gestore della struttura e con l’osservazione delle prescrizioni di sicurezza da adottare per tutti gli operatori.
La Asl continua intanto, in completa sicurezza secondo quanto disposto dalle normative vigenti, a monitorare la situazione e, nella giornata odierna, verrà effettuato il test con tampone anche per i 5 operatori del Centro di Accoglienza: in attesa del responso saranno comunque garantiti i servizi essenziali ai migranti, grazie all’apporto di un operatore addetto alla mensa che resterà in isolamento fiduciario interno con gli ospiti tunisini.
L’area all’esterno del centro è in totale sicurezza grazie al rafforzamento dei presidi di vigilanza fissa garantiti dalla Polizia, dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza.
[su_note]COMUNICATO STAMPA[/su_note]