Li abbiamo conosciuti con il brano “Stellare” uscito il 22 aprile insieme al videoclip musicale. Loro sono gli Amò: Pierfrancesco Colone e Raffaele Vinaccia. Ho avuto il piacere di intervistare Pierfrancesco e fare due chiacchiere riguardo questo nuovo progetto. Precisamente una settimana fa lui mi scrive per dirmi che ci sarà l’uscita del secondo singolo a breve : “Tamara! Vorresti un’esclusiva?”. Nella mente è riaffiorato l’incipit di “Stellare”… aspetta… com’era…C, Fm, CM7…ricordo bene? Non so se ricordo bene, per cui vado su Youtube e guardo nuovamente il video, ascolto le parole e mi metto a pensare. Arriva un messaggio sul telefono : “Tamara questa è CIAOXADDIO...buon ascolto!” Il sapore è diverso. Non più un tema che lega le persone da un filo invisibile. Non più questa corda tesa tra noi e le stelle. Sono davvero incuriosita. Non posso far altro che chiamare Pierfrancesco ed intervistarlo!
Ciao Pierfrancesco! Come stai?
“Ciao Tamara! Tutto bene tu?”
Ho ascoltato la canzone CIAOXADDIO e ho avuto come l’impressione che qualcosa sia cambiato rispetto all’idea del brano precedente. Sento una certa malinconia. Inoltre non è più un dialogo aperto a chiunque, ma è confinato a due persone, o mi sbaglio? Perché poi questo titolo?
“Esatto è un dialogo a due, in un certo senso rimaniamo fedeli alla linea di “Stellare”, ma ne raccontiamo anche il risvolto negativo: rimanendo stellari un altro pò si incombe comunque nelle problematiche della vita. CIAOXADDIO è un non volere accettare la realtà, ma a fin di bene. “Ti ho detto ciao, mi hai detto addio, ma ci ho sentito un arrivederci”, il ritornello dice questo. Vuol dire che non bisogna demordere. Volevamo parlare del lato più oscuro di questa visione, che
può scaturire magari dalla delusione. In “Stellare” potevate vedere un pacco regalo come concept della canzone, in CIAOXADDIO c’è un telefono rotto, qui torna proprio questo tema di cui ti sto parlando: l’usura, il consumo.”
Mi avevi accennato, per messaggio, che forse non è prevista l’uscita di un videoclip musicale di CIAOXADDIO.
”Non escludiamo nulla, ma ci siamo concentrati su un altro tipo di contenuto che supportasse l’uscita del singolo. Perché si gira un videoclip? Per dare man forte alla canzone, per trasformarla e darle vita sullo schermo e per rilanciarne l’uscita. Noi abbiamo voluto fare qualcosa di audace. Abbiamo collaborato con un brand romano “KLAP” e abbiamo realizzato la nostra prima linea di clothing. Abbiamo disegnato due t-shirt con questi ragazzi di Roma, che hanno più o meno la nostra età. Hanno creato questo nuovo brand a gennaio, prima del lockdown, ma come tutti si son dovuti fermare. Per lanciare il nostro singolo abbiamo deciso di dar vita a questa collaborazione. Il nostro intento non era quello di creare un marchio “come fanno quelli” con la maglietta degli Iron Maiden e dei Metallica…
Non mi toccare gli Iron Maiden e i Metallica! ( rido)
“No! ( ride) La linea parla della canzone, un piccolo contributo a questa nostra creazione. Ancora non ci reputiamo degli artisti da celebrare, ecco perché la nostra scelta non è finita sulle t-shirt di Amò, ma su CIAOXADDIO. Facciamo musica per la gente e vogliamo che ognuno indossi la nostra canzone per sentirla sua.”
Perfetto. Da cosa è nata questa idea che tu poco fa hai definito “audace” e quindi alternativa al videoclip?
“Ti dico che siamo stati sorpresi dall’uscita di Stellare e dal consenso che il nostro brano ha avuto. Abbiamo fatto 20.000 play su spotify e questa cosa ci ha travolto. Per cui abbiamo deciso di fare di più. Noi ci siamo sempre visti come artisti a 360 gradi, amiamo i film, il cinema e questa cosa della linea da disegnare è venuta fuori da sé. Ai ragazzi di KLAP è piaciuta la nostra “Stellare” , per cui abbiamo spiegato loro il nostro progetto e la nostra visione. Alla fine loro ci hanno proposto la linea di clothing di CIAOXADDIO.”
Ora voglio farti una domanda che non credo di averti posto nella scorsa intervista. Da musicista mi piace conoscere il punto di vista di altri musicisti riguardo ciò. Chi sceglie la musica come proprio linguaggio, sceglie anche un genere e un determinato tipo di espressione. Può essere istintuale la scelta, dettata dall’ascolto e dall’amore per un panorama musicale o veicolata da ragioni più pratiche: le fruizione facile, “l’arrivo al grande pubblico”, la strada immediata. Il vostro è un Indie Pop, che potremmo definire un genere musicale “moderno”. Da cosa deriva in voi la scelta di esprimervi con questo “linguaggio musicale”? “Grazie per la domanda! È una cosa che mi sono chiesto tempo fa. Io e Raffaele avevamo bisogno di scrivere delle canzoni e al momento della produzione ci siamo resi conto che non era assolutamente importante “il vestito” che potevamo dare alla canzone. La tendenza che volevamo seguire con gli Amò era quello della bella canzone. Dovevamo lavorare solamente su questa onda emotiva che sentivamo, e i brani si prestavano naturalmente ad essere suonati in questo modo.
Quindi il nostro discorso non è stato commerciale e veicolato. Siamo stati autentici in quello che volevamo fare.”
Bene! Invece le vostre influenze musicali?
“Entrambi abbiamo radici che affondano in generi completamente diversi da quello che facciamo. La matrice generale che si avvicina di più a quello che proponiamo è la canzone d’autore. De Gregori, Lucio Dalla, Renato Zero, Gli Stadio, Vasco. Entrambi abbiamo un background pieno di sfumature. Nel mio caso sono più indirizzato al rock, progressive. Per quanto riguarda Raffaele, lui punta verso il grunge. Ci accomuna anche l’amore per il pop.”
Il testo riporta questa frase “ Non fare così che già ti pago Netflix”. Quando scrivete ( non so se buttate giù prima il testo o armonia o melodia) il testo, nello specifico, a cosa vi ispirate? Sembra una domanda troppo generale per un contesto “canzone” che va nel particolare, ma ha una sua verità. La storia dell’uomo è storia del linguaggio e il linguaggio stesso veicola un messaggio.
“Quando scriviamo musica e parole vengono insieme di getto e per quanto riguarda il testo pensaci: l’account Netflix è quella cosa che rimane in comune con una persona che magari non senti da tempo! (ride) La bellezza sta nel riuscire a spiegare la cosa semplice e trovarci la magia. Per noi questo è goal! Ricerchiamo la vera bellezza nelle cose semplici. Ma questo non vuol dire essere superficiali.”
Chiaro il concetto! Però adesso mi devi dire qual è la tua serie tv preferita su Netflix! Me lo devi!
“A getto?”
Si! Senza pensare!
“La prima è Narcos!”
Bingo!
“Mi piace tantissimo anche Stranger Things e Skam Italia. In Skam abbiamo trovato tantoriscontro nelle nostre canzoni. Io immagino una canzone di Amò in una puntata di Skam. Sarebbe perfetta!”
Noi ve lo auguriamo di cuore! Pierfrancesco siamo giunti al traguardo, l’intervista è finita ma ho la domanda di riserva. Perché una persona dovrebbe ascoltare CIAOXADDIO?
“Perché parla di tutti! È uno specchio! È la canzone che canti e non sai nemmeno perché. Vuoi l’estate? Ascolti CIAOXADDIO e senti il vento tra le parole. Credo sia questo il vero perché.”
Grazie Pierfrancesco alla prossima!
Il 19 giugno uscirà il secondo inedito degli Amò, CIAOXADDIO, su tutte le piattaforme di streaming musicale. Su Facebook, alla pagina ufficiale degli Amò, potete trovare il presave del brano.
https://www.facebook.com/amocanzoni/