di Pierluigi Palladini
AVEZZANO – Proclami, provvedimenti occasionali, un po’ di pubblicità e poi tutto è tornato come prima, ovvero nell’abbandono più totale. La denuncia arriva dai consiglieri della coalizione Di Pangrazio, Mario Babbo e Gianfranco Gallese, che si fanno portavoce anche dei residenti dell’area in cui sorge l’edificio della ex Casa di Riposo San Giuseppe. Come si ricorderà, nelle scorse settimane, l’Amministrazione comunale aveva ben propagandato la chiusura della struttura, con muretti in cemento, e una più rigida vigilanza con tanto di provvedimenti e arresti a carico di chi fu sorpreso ad usarla come centrale di spaccio ed altro. A quanto pare, come si direbbe nella tradizione popolare, “Passata la festa, gabbato lo santo”, ovvero passato il clamore tutto è tornato nell’oscurità e nell’oblio.
«Strutture e quartieri in balia degli sbandati, basta spot pubblicitari, urgono misure serie. La ex casa di riposo “San Giuseppe” è tornata rifugio di sbandati e sulla situazione del quartiere, di nuovo “ostaggio” di avventurieri e senza fissa dimora – dicono i cosniglieri Gallese e Babbo – dopo un fugace clamore mediatico, corredato di proclami circa presunti provvedimenti definitivi assunti, è calato di nuovo il silenzio. La struttura, più volte al centro delle cronache perché luogo di spaccio e ricovero per abusivi, spesso anche protagonisti di sanguinose risse, è diventata l’emblema del degrado che ormai attanaglia la città, dalle periferie al centro – continuano i Consiglieri – . Oltre ai proclami e a una muratura degli ingressi principali dell’edificio, misura risibile visto che gli occupanti rimuovono l’ostacolo o accedono dalle finestre, non si è visto niente. La costruzione continua a essere abitata, come si evince anche dalle foto scattate nelle scorse ore. I residenti, che già in passato si sono rivolti all’amministrazione e al Prefetto, sono oggi ancor più esasperati e chiedono contromisure realmente efficaci. Via Toscana continua a essere luogo di bivacco e di traffici equivoci, e i cittadini che vi abitano si trovano sempre più spesso alle prese con l’arroganza di certi soggetti, con tensioni ed episodi spiacevoli all’ordine del giorno. A quanto pare – ironizzano i due consiglieri della coalizione Di Pangrazio – , la sicurezza per il sindaco De Angelis non è poi così prioritaria, visto che, tra l’altro, dell’ottimo programma interforze, altra eredità dalla precedente amministrazione, dopo l’annuncio fatto in in pompa magna dall’attuale primo cittadino non si è saputo più nulla. I residenti dell’area di via Toscana invocano il ripristino del decoro e della vivibilità del loro quartiere, e al loro appello si uniscono i cittadini di tanti altri quartieri, abbandonati a sé stessi. Chiediamo al sindaco De Angelis – concludono Gallese e Babbo – di rispondere all’istanza della Città, come lo chiameremo a fare in sede di Consiglio: il primo cittadino si impegni nell’attuare con urgenza misure efficaci nell’immediato, non più rinviabili, ma anche a disporre interventi sistematici per garantire la sicurezza nell’area urbana».
La denuncia dei due consiglieri è assolutamente legittima e soprattutto da tenere in gran conto. La sicurezza si fa partendo dalla prevenzione e nella prevenzione il primo atto è quello del recupero delle aree e dei quartieri degradati della città dove si annidano illegalità di ogni tipo e disagio sociale di ogni genere. Vogliamo sperare che non venga intesa anche questa come polemica e si agisca subito anche se dobbiamo notare che, al momento, la priorità assoluta di questa amministrazione è la fontana di piazza Risorgimento.