SAN BENEDETTO DEI MARSI – Il comunicato dei carabinieri forestali segnala che, in seguito a verifiche hanno trovato, all’interno di un terreno, due cavalli, legati con una corda che ne vincolava uno ad un piccolo albero mentre l’altro era bloccato ad un vecchio rimorchio di ferro, senza foraggio né acqua. Il nome del proprietario Quirino D’Orazio come riportato dal quotidiano “Il Centro”.
Raggiunto, il sindaco di San Benedetto dei Marsi, ci ha rilasciato, in esclusiva, la seguente dichiarazione:
“Non è assolutamente vero che i cavalli da anni creano problemi. Qui c’è una bella comunità e tanti hanno cavalli, e io sono tra questi, li ho esattamente dal 2004 e l’ultimo è nato nel 2007. Poi morì mio padre e, da allora, me ne sono preso cura io. Quindi, sono oltre sedici anni che li gestisco senza alcun problema. E’ capitato che nel corso degli anni, un paio di volte, un cavallo è uscito, ma sono cose fortuite che possono capitare. Questo, come dicevo, si è verificato qualche anno fa, forse 4 se non 5, dopo di che, nessun problema è mai sorto con qualcuno. Si è fatto riferimento a episodi nei quali il cavallo avrebbe rotto delle staccionate, la realtà è che le monte hanno un prezzo elevato, qualche furbetto può aver portato una cavalla vicino al mio stallone, per una monta gratuita.
Perché, ripeto, il mio è uno stallone puro sangue di razza appaloosa, originaria del Nord America. E’ capitato anche questo. Io devo capire cosa è successo. I miei cavalli nel periodo estivo li ho all’aperto, avendo un terreno di 14mila mq. di erba. Ovviamente li lego con una corda e loro brucano liberamente. Probabilmente, il cavallo si è attorcigliato all’albero. Qualcuno ha fatto questa foto che è andata a finire su un giornale, dopo di che è arrivata la forestale per gli accertamenti del caso, e si è scatenato l’universo. La persona che ha scattato la foto avrebbe potuto chiamarmi e avvertirmi che il cavallo si era bloccato con la corda all’albero. Io sarei accorso e lo avrei sbrigliato, e finiva lì. Non è andata così, in quanto, chi ha scattato la foto si è introdotto in una proprietà privata proprio con l’intenzione di inoltrarla ai giornali. Posso pensare, a questo punto, che è stata proprio questa persona che ha preso la corda e fatta avvolgere alla pianta, bloccando il cavallo? visto che non è mai successo prima?
Io ho due cavalli, l’altro era legato ad un rimorchietto a due ruote che si può spostare, in modo da dare la possibilità all’animale di brucare erba continuamente. Il rimorchio ha anche una piccola tettoia sotto la quale metto l’acqua in modo tale che non venga riscaldata dal sole. Il fatto che sia emerso che i miei cavalli non avessero acqua e cibo, è una grande sciocchezza. Erba ne avevano a sufficienza, tant’è che quando sono arrivato, alla presenza del veterinario e degli uomini della forestale, ho prima liberato il cavallo dalla prigionia dell’albero e poi l’ho condotto a bere. Il cavallo non ha bevuto.
“I miei due cavalli sono registrati, chippati e hanno il passaporto, sono addestrati e mantenuti in maniera impeccabile. Ripeto, tutto nasce da un esposto e di conseguenza è avvenuto l’accertamento. Fatto sta che fino ad ora non ho ricevuto nessuna notifica. Un esposto contro ignoti lo faccio io. Ripeto, qualcuno è entrato nella mia proprietà per scattare quella foto, dalla quale è scaturito che l’animale era senza cibo né acqua, magro e denutrito. I miei due cavalli sono madre e figlio dai quali non intendo separarmi. In molti sono venuti a chiedermi di venderli. Ci tengo tantissimo proprio perché sono di mio padre.
Io penso che sia un colpo basso. Politicamente non mi possono attaccare, amministrativamente non mi possono attaccare. E’ da attribuire a un dispetto vergognoso, concepito in un momento così particolare.”