di Roberta Placida
CELANO – L’ambiente al centro di una querelle tra l’Amministrazione comunale di Celano e il PD cittadino capitanato da Calvino Cotturone. Precisamente, il motivo del contendere, sono i 40 ettari della discarica abusiva di San Marcello che, posta sotto sequestro nel 2016 dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Pescara, versa ancora in uno stato di abbandono, non essendo stati portati a compimento i lavori di bonifica iniziati, secondo il comunicato del PD, durante l’amministrazione Taccone. Sulla questione intervenne nel 2016, con parole forti, l’allora presidente del Wwf Abruzzo Montano Walter Delle Coste che denunciò la totale indifferenza degli organi preposti alla tutela e salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini.
«La discarica – disse Delle Coste – è l’emblema della nostra disattenzione verso l’ambiente nel corso degli ultimi 50 anni. Sono esattamente tanti gli anni passati da quando si è iniziato ad estrarre da quel sito il materiale utilizzato per la costruzione della nostra autostrada A25 e poi quel grande buco ha iniziato ad ingoiare ogni sorta di materiale di origine e provenienza incerta».
Da allora ad oggi niente sembra essere cambiato e Cotturone non ci sta e, con la chiarezza che gli è propria, così tuona contro l’attuale e precedente amministrazione: «Il caso della discarica di San Marcello merita la massima chiarezza per tutelare la salute dei cittadini che viene prima di qualsiasi altro tipo di interesse economico nonché per salvaguardare l’ambiente e l’immagine di un intero territorio a vocazione agricola.
Purtroppo da prima del lontano 2014 ad oggi svariate volte siamo intervenuti sugli organi di stampa ed in Consiglio Comunale denunciando la gravità della discarica abusiva, ma prima l’amministrazione capitanata dal Sindaco Filippo Piccone con assessore all’ambiente Settimio Santilli ed ora l’amministrazione dell’allora assessore all’ambiente hanno solamente cercato, come loro abitudine, di negare l’evidenza.
Tutte le amministrazioni Piccone, compresa quella attuale, non hanno fatto altro che cercare di nascondere la realtà, la gravità di quello che stava accadendo tacciando le nostre denunce per “allarmistiche ed esagerate, di polemiche sterili e futili”. Alla luce dei fatti è oggi chiaro che l’unico obiettivo delle Amministrazioni Piccone/Santilli fosse quello di sottacere e nascondere all’opinione pubblica la verità dei fatti. Se le amministrazioni comunali di centrodestra succedute all’ultima di centrosinistra avessero fatto il loro dovere, completando l’opera di bonifica iniziato dall’allora Sindaco Taccone, oggi la salute dei cittadini e l’economia del territorio non correrebbe nessun rischio.
Nell’indifferenza di chi oggi ci amministra, fortunatamente per salvare il territorio nel 2016 sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo Operativo di Pescara. L’attuale Sindaco – prosegue Cotturone – oggi non può far altro che collaborare alle indagini che vedono indagati dipendenti pubblici per i quali si ipotizzano i reati di concorso nella realizzazione e gestione illecita di una discarica di rifiuti urbani pericolosi e non pericolosi, di aver omesso la bonifica della discarica, di aver cagionato un disastro ambientale. Siamo sicuri che i dirigenti indagati non abbiano seguito un indirizzo politico? Sindaci ed Assessori dove erano? Perché non hanno controllato i dirigenti da loro scelti?
Ma vi è di più. Realizzato all’interno di una parte della mega discarica abusiva inoltre, nel 2007 sotto l’amministrazione Piccone, si realizzava un crossodromo sembra senza la necessaria autorizzazione urbanistica ed edilizia e nel 2012 con denaro pubblico si copriva l’onere di acquisto di serbatoi necessari all’attività della pista di motocross. Possibile che nessun amministratore – incalza l’esponente del Pd celanese – abbia notato la mega discarica abusiva intervenendo sui dirigenti?
Nell’attesa dello svolgimento delle indagini da parte delle autorità preposte ci auguriamo che il tempo non riservi ben più amare sorprese, ed invitiamo il Sindaco – conclude Cotturone – ad impegnare i soldi che il Comune incassa dal fotovoltaico, 5 milioni l’anno, per provvedere alla bonifica della maxi discarica abusiva».
Aspettiamo che venga fatta presto chiarezza e ci auguriamo che chi è chiamato ad amministrare la cosa pubblica conosca la propria vocazione e ponga davvero attenzione agli interessi generali della popolazione, così come recita l’art. 78,1 del TUEL-Testo Unico Enti Locali.