PESCINA – A seguito della notizia diffusa alla stampa dal consigliere regionale dottore Simone Angelosante riguardo l’istituzione di un percorso post Covid nel presidio Serafino Rinaldi di Pescina, abbiamo raccolto le dichiarazioni del sindaco Stefano Iulianella che, in esclusiva ai nostri microfoni, ha dichiarato:
“Il nostro presidio dovrebbe ospitare persone che sono risultate positive al Covid-19 e che sono state ricoverate presso i reparti di malattie infettive o addirittura in terapia intensiva. Queste persone hanno bisogno di una terapia sanitaria riabilitativa e di osservazione in strutture che abbiano la presenza di personale infermieristico.
La nostra proposta, sin dall’inizio, era altro e, cioè, quella di mettere a disposizione la nostra struttura per dei posti letto di geriatria. Fermo restando questo, prendo atto e ringrazio il consigliere regionale Simone Angelosante per la telefonata ricevuta e che, in questo momento di silenzio assordante, rappresenta l’unico intermediario tra la Regione Abruzzo e me.
Non faccio proclami di soddisfazione o insoddisfazione: voglio capire. Voglio capire cosa succederà al presidio di Pescina, voglio capire, ad esempio, se l’Hospice, dove sono ricoverate otto persone, resterà attivo e quindi i malati oncologici terminali dovranno convivere con un percorso, in cui transiteranno pazienti che hanno avuto un contagio e che non è detto siano guarite, (per questo basta vedere le note dell’Istituto Superiore di Sanità) o saranno spostate altrove? I servizi che invece a breve dovrebbero essere riattivati, quali il PPI e la radiologia, che fine faranno? Voglio ragionare su questo vedendo un atto aziendale che ho richiesto stamattina formalmente tramite l’invio di una pec al Direttore Generale.
Non voglio strumentalizzare, contestare e fare polemica, io sto solo cercando di difendere il mio territorio e voglio che la Asl mi dica chiaramente cosa intende fare. Sono pronto a qualsiasi costruzione purchè sia positiva”.
Noi non possiamo fare altro che raccogliere la preoccupazione di un sindaco che, durante un’emergenza sanitaria, rappresenta la massima autorità a tutela della propria cittadinanza.