di Roberta Placida
AVEZZANO – Palazzo Arssa torna a far parlare di sé. Ricorderete la diatriba dei mesi scorsi tra l’amministrazione comunale (sappiamo che, allo stato attuale delle cose, amministrazione comunale e Avezzano possono sembrare due concetti antitetici, però, dateci fiducia se vi diciamo che allora una amministrazione c’era) e le associazioni culturali, Pro Loco in primis, sulla proposta del sindaco di trasferire all’interno di Palazzo Torlonia tutto il comando dei vigili urbani. All’epoca, a detta del sindaco e di qualche assessore della sua giunta, nonché di qualche consigliere della sua maggioranza (non siate perplessi: allora c’era anche una maggioranza!) le attività che si svolgevano all’interno della struttura, un esempio per tutti, la Settimana Marsicana, erano di basso valore culturale e assimilate, con intenzione dispregiativa, a sagre paesane. L’intervento del Presidente del Consiglio Regionale Di Pangrazio mise fine alla questione: il Palazzo e tutta la struttura ad esso connessa devono essere adibiti a eventi culturali. Nulla quaestio, quindi: i Vigili urbani restano dove stanno. 1:0 per gli Avezzanesi.
Ma stamattina il sindaco ci ha stupito: è giunto infatti alla nostra redazione il seguente comunicato dal suo staff: «La Giunta regionale ha deciso di chiudere il complesso dell’Arssa. Ho appreso con preoccupazione che, a partire dal 4 maggio, non possono essere più autorizzate iniziative ed eventi culturali, condannando così la struttura a un rapido e inarrestabile degrado. Mi rammarica – spiega il sindaco Gabriele De Angelis – che tale scelta sia stata presa, come comunicato dalla nota inviata in data 3 maggio dalla direzione risorse e organizzazione della Giunta regionale al presidente del Consiglio regionale, a causa della mancata pronuncia della stessa presidenza del Consiglio regionale sulle determinazioni conseguenti alla mia richiesta di prorogare alle precedenti condizioni la gestione provvisoria da parte del Consiglio Regionale, almeno fino all’avvio e al completamento dei lavori del Masterplan. Con delibera della Giunta regionale n. 174 del 26 marzo scorso, è bene ricordarlo, gli accordi già sottoscritti tra Comune e Regione con regolare contratto di locazione del 22 dicembre 2015, erano stati modificati unilateralmente dalla Regione. Tale atto, inatteso quanto irrituale, ha reso insostenibile – in primis sul piano economico – la presa in carico da parte dell’amministrazione comunale dell’imponente complesso immobiliare, il cui costo di gestione è stato valutato intorno ai 200mila euro l’anno. Tanto più alla luce delle nuove esigenze sollevate dalla Regione, come l’esclusivo uso di alcune stanze a fini di mera rappresentanza e dal collocamento arbitrario all’interno della struttura di associazioni e collegi professionali non culturali privi di alcun titolo concessorio. Ho scritto in data odierna una lettera al presidente Di Pangrazio – rende noto il primo cittadino – affinché, coerentemente con le dichiarazioni pubbliche con cui ribadiva l’importanza in termini di polo culturale dell’ex Arssa, assuma con tempestiva sollecitudine gli atti necessari a far riaprire il prezioso complesso, sottraendolo a una paralisi che penalizzerebbe associazioni e cittadini, privando la città di un irrinunciabile punto di riferimento, soprattutto in vista dell’estate e delle manifestazioni che negli ultimi anni hanno rappresentato un momento di aggregazione e intrattenimento per moltissimi marsicani».
Ciò che ci ha stupito è stato, ovviamente, l’ultimo periodo in cui è affermato inequivocabilmente l’apprezzamento incondizionato degli eventi, soprattutto estivi, che si sono svolti negli ultimi anni all’interno del prezioso complesso. Apprezziamo particolarmente la capacità di cambiare opinione, così come cambia il tempo. Comunque, non ha tardato ad arrivare la risposta dallo staff di Di Pangrazio.
Di seguito il comunicato: «Con deliberazione odierna l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ha approvato la deliberazione della Convenzione per la gestione provvisoria del Palazzo Torlonia di Avezzano a far data dal 1° maggio 2018 e fino all’avvio dei lavori previsti dal “Patto per l’Abruzzo”(Masterplan).
Ha inoltre stanziato 15.000,00 euro per la gestione e approvato il regolamento per la concessione in atto.
In tal modo il Consiglio regionale ha voluto confermare il proprio progetto di fare del Palazzo e dei Giardini Torlonia un polo civico e culturale di riferimento per la Città di Avezzano e per l’intero territorio della Marsica e dell’Abruzzo, evitando la trasformazione impropria in normali uffici amministrativi prevista dal Comune di Avezzano.
“Con questo atto – ha dichiarato il Presidente Giuseppe Di Pangrazio- si prosegue nel progetto del Consiglio regionale di dare il massimo valore storico, architettonico ma soprattutto civile e sociale al Palazzo Torlonia e ai suoi Giardini , che in questi anni sono diventati un vero e proprio polo attrattivo per il mondo associativo e della cultura cittadina marsicana e dell’intero Abruzzo.
Spero ora che il Comune di Avezzano acceleri le procedure di avvio dei lavori per l’investimento previsto dalla Giunta regionale per 4,7 milioni di euro”.».
Ma il primo cittadino non ci sta a subire un goal, dopo i tanti autogoal che già si è fatto, e ribatte, cercando di portarsi in vantaggio: «Apprendiamo che, sia pure in ritardo e su sollecitazione della stessa Giunta regionale e del Comune di Avezzano, il presidente del Consiglio regionale ha finalmente affrontato la questione Arssa facendo approvare questa mattina, 8 maggio, dall’ufficio di presidenza, un provvedimento sulla concessione provvisoria della struttura con decorrenza retroattiva al 1 maggio, stanziando un contributo di soli 15mila euro, sulla cui congruità nutriamo serie perplessità. Prima di pronunciarci nel merito dell’atto e soprattutto sul regolamento relativo alla concessione, approvato al di fuori di ogni condivisione e solo dopo la chiusura del complesso decretata dalla Giunta regionale in data 4 maggio scorso, ci pronunceremo non appena avremo avuto la possibilità di leggerne dettagliatamente il contenuto. In riferimento, infine, agli oneri di competenza del Comune relativi al finanziamento del Masterplan, si precisa – per evitare equivoci – che l’amministrazione comunale ha già provveduto ad affidare la progettazione dei lavori e pertanto attende fiduciosamente che sia la Regione ad attivarsi con altrettanta tempestività».
Forse è bene chiarire ulteriormente i termini della vicenda: Giuseppe Di Pangrazio, Presidente del Consiglio Regionale, ha fatto in modo di aprire il complesso di Palazzo Torlonia alla collettività; l’attuale sindaco ha provato un colpo di mano, approvando una delibera in cui si stabiliva che l’Arssa sarebbe stata la nuova residenza dei vigili urbani: così facendo avrebbe privato i cittadini, non solo di Avezzano, ma della Marsica tutta, di un bene dal valore inestimabile; ma il gioco non riesce perché Di Pangrazio ribadisce gli usi a cui la struttura è destinata; in sostanza, se ancora potremo avere manifestazioni culturali, eventi estivi, il Centro Studi Ugo Maria Palanza è perché la Regione si è fatta carico di tutelare Palazzo Torlonia, proteggendolo da ingerenze poco ortodosse.
C’è chi il bene della città lo dice, e chi, invece, semplicemente, lo fa!