Come comportarsi se si è titolari di un porto d’armi in scadenza in questo periodo? In cui è vietato uscire di casa senza un valido motivo e questure e prefetture hanno un’operatività ridotta?
Molti cacciatori trovandosi in questa situazione ci hanno chiesto chiarimenti, vista l’impossibilità di rinnovare il porto d’armi secondo il normale iter burocratico. Per il momento non dovete preoccuparvi del rinnovo, vediamo insieme perché.
Validità prorogata fino al 15 giugno 2020
La questione è stata affrontata dal Governo all’interno del Decreto Legge n. 18/2020, il cosiddetto “Cura Italia”, entrato in vigore lo scorso 17 marzo.
Nello specifico l’articolo 103, comma 2 stabilisce che:
“Tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi comunque denominati, in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020, conservano la loro validità fino al 15 giugno 2020”.
Una nota del Ministero diffusa oggi ha ulteriormente chiarito che fra i “permessi” citati dal suddetto articolo devono intendersi compresi anche “le licenze di porto d’arma, oltre che per la difesa personale, anche per uso caccia e per uso sportivo”.
Cosa fare
Quindi, se siete possessori di un porto d’armi con scadenza compresa tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020, in questo momento non dovete preoccuparvi, la sua validità è stata prorogata fino al 15 giungo 2020. Una volta superata l’emergenza sanitaria e ristabiliti i normali iter burocratici avrete modo e tempo per rinnovarlo.
(fonte: iocaccio.it)