L’AQUILA – Si è riunito ieri il coordinamento politico provinciale del Partito democratico aquilano, come di consueto in questo periodo di emergenza, in videoconferenza. Al centro della riunione le determinazioni assunte dal Consiglio regionale dello scorso 1 aprile e le decisioni assunte dalla maggioranza di governo ritenute molto deludenti da parte dei democratici.
“L’apertura del Consiglio regionale con il Presidente Sospiri che dispone di ammainare la bandiera europea era stato un eloquente presagio della pessima giornata di lavoro consiliare – si legge in una nota del partito provinciale – Ma gli esiti sono stati persino peggiori delle previsioni, con un Governo regionale che ha licenziato una legge contro la crisi economica regionale, tanto scadente quanto roboante negli annunci, finanche ripresi da Giorgia Meloni che con un’ irriguardosa fake news ha pubblicizzato un inesistente indennità di 1000 euro per tutti gli abruzzesi. Sosteniamo con forza l’azione dei nostri consiglieri regionali che si sono responsabilmente astenuti dal voto, ma hanno duramente criticato una legge regionale vuota, carente sotto ogni profilo, oltreché sottratta ad un vero confronto con sindacati e categorie. E’ inaccettabile il deficit di confronto con minoranze e parti sociali in un momento tanto delicato per la Regione che mette in seria difficoltà la tenuta sociale, oltrechè economica, della nostra comunità regionale. Inoltre denunciamo pubblicamente la scarsa sensibilità della destra regionale su problematiche molto avvertite su settori importanti: facciamo riferimento alla bocciatura degli emendamenti dedicati all’istituzione di un fondo a sostegno del sistema integrato dei nidi e delle scuole dell’infanzia paritarie che stanno subendo una grave ripercussione dalla situazione di emergenza. Altrettanto grave la bocciatura dell’emendamento proposto dal centrosinistra per il ristoro e la sospensione degli abbonamenti semestrali e annuali per il trasporto dei pendolari: una misura di sostegno economico ritenuta dalla destra non meritevole di accoglimento. Così come la bocciatura per l’istituzione di un fondo regionale di solidarietà alimentare pari a 1,3 milioni di euro rigettato dalla maggioranza di governo e che avrebbe potuto soddisfare le esigenze di molte famiglie in difficoltà, integrando i 400 milioni previsti dal Governo centrale. Una serie di decisioni che riteniamo profondamente sbagliate e che si aggiungono ad una gestione dell’emergenza sanitaria assolutamente insoddisfacente. La completa mancanza di una governance da parte della Regione e della ASL sta determinando forti preoccupazioni nella cittadinanza: la situazione di evidente confusione sulla riorganizzazione dell’Ospedale San Salvatore, le gravi carenze nell’Ospedale di Avezzano, il forte ritardo nell’organizzazione dell’ospedale da campo presso l’interporto marsicano, le incertezze sul futuro degli ospedali di Tagliacozzo e Pescina, la situazione totalmente fuori controllo in Valle Peligna che sta mettendo in grave pericolo operatori sanitari e pazienti, sono l’immagine tristemente evidente di una gestione superficiale e non all’altezza. Saremo sul territorio sempre più impegnati per richiamare alle proprie responsabilità tutti coloro che hanno ruolo nelle istituzioni, dando voce ai nostri amministratori, ai nostri iscritti e a tutti i cittadini”.
[su_note]COMUNICATO STAMPA[/su_note]