CELANO – In seguito all’ imminente riunione, con le sigle sindacali, si avrà la conferma dell’avvio della cassa integrazione dei dipendenti della Clinica Immacolata di Celano.
Così come dichiarato dal Direttore Sanitario, dottore Giovanni Iacutone: “La casa di cura è a disposizione della regione per l’emergenza Covd-19. Basta leggere cosa c’è scritto nell’ordinanza del presidente della giunta regionale del 9 marzo 2020 n° 3 e suoi relativi allegati. In ossequio a quanto previsto dall’art. 19 del Decreto Legge n. 18 del 17/03/2020, l’Associazione Opera S.Maria della Pace – CDC L’Immacolata, comunica, in ragione della situazione di emergenza sanitaria legata al COVID-19 ed alle disposizioni Regionali a questa collegate, di aver ridotto considerevolmente l’attività lavorativa”.
Risulta che le attività della struttura erano già state sospese dal 10 marzo al 3 aprile. Oggi, invece, in base a quanto previsto dall’art. 19 del Decreto Legge n. 18 del 17/03/2020, arriva la notizia del possibile fermo lavorativo legato alla situazione di emergenza sanitaria dovuta al COVID-19 ed alle disposizioni Regionali a questa collegate.
“L’unica soluzione possibile per i circa 200 dipendenti della struttura risulta essere la cassa integrazione. Partirà a breve ed avrà un valore retroattivo anche per i lavoratori che si trovano in ferie forzate” – lo dichiara ai nostri microfoni il dottore Mario Quaglieri “Nessun fondamento sulle voci circolate sulla chiusura della clinica per altri motivi, ma solo strettamente legati all’emergenza coronavirus. Al momento non possiamo accogliere ricoveri e stiamo fermi. Continuando così non si può più assicurare lo stipendio ai dipendenti, che con questa misura invece riusciranno ad avere almeno l’80% della retribuzione. Torneremo più forti di prima, con qualche paura in più, ma ce la faremo!”