AVEZZANO – Sono salite a quattro le persone con sospetto contagio di Coronavirus nella Marsica e che sarebbero arrivate, presso l’Ospedale civile di Avezzano, in gravi condizioni respiratorie polmonari. I malati sono provenienti uno dal comune di Magliano dei Marsi, uno da Cerchio e due da Pescina. Al momento si è in attesa dei risultati dei tamponi.
Una buona notizia, invece, riguarda il fatto che, proprio in queste ore, è stata completata la struttura del Pre-Triage allestita, dalla Protezione civile e dal personale sanitario, davanti al pronto soccorso del nosocomio avezzanese.
Continua, però, la richiesta disperata da parte degli operatori sanitari dei famosi DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) che, praticamente irreperibili, mancano all’interno delle strutture sanitarie e li costringe a stare a contatto con i pazienti con scarsa protezione.
Molte e quotidiane le richieste e le segnalazioni da parte di medici, infermieri ed OSS di essere tutelati sul loro posto di lavoro, perché molti colleghi sono già in quarantena e tutto questo ricade rovinosamente sui pazienti. I dispositivi DPI sono la minima barriera di difesa che il personale ospedaliero ha a disposizione. Se pur vero che il problema può essere contingente su tutto il territorio nazionale, non si può rimanere indifferente di fronte al grande lavoro e spirito di sacrificio che stanno dimostrando medici, infermieri e operatori sanitari in questo così difficile momento. Persone che devono essere messe in condizioni di lavorare nel modo più sicuro possibile, sia per loro stessi e per i familiari, da cui tornano a fine turno, sia per i pazienti da aiutare.
A tal proposito sembrerebbe, da notizia da poco giunta (e che speriamo sia veritiera) che da Dubai abbiano sbloccato un ordinativo di 20-30 mila DPI che dovrebbe giungere in Italia per sabato.
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Dimesso il paziente di Cerchio, negativo ai controlli, i casi tornano a 3, due di Pescina ed uno di San Bendetto