SCURCOLA MARSICANA – E’ volontà dell’ Amministrazione di Scurcola Marsicana porre al centro dell’attenzione, dopo la partecipata esperienza avuta lo scorso anno, i fatti storici che hanno coinvolto la propria comunità nel lontano 22 e 23 gennaio 1861. A tal fine è stato organizzato un incontro pubblico: “La Memoria: eccidio di Scurcola Marsicana” sabato 18 gennaio 2020 dalle ore 17,00.
E’ uno degli eventi che si ripercuotono nella memoria. In quella fatidica data, il colonnello Pietro Quintini, fece fucilare, obbedendo agli ordini ricevuti, 89 soldati borbonici catturati pochi giorni prima e rinchiusi nella chiesa delle Anime Sante.
Il Parroco Don Nunzio D’Orazio celebrerà la Solenne Messa alle ore 17,00 presso la Chiesa della SS Trinità.
Seguirà un corteo commemorativo che raggiungerà la Chiesa delle Anime Sante, luogo ove furono fucilati gli 89 insorgenti borbonici, dove verrà deposto un cuscino di fiori precedentemente benedetto, offerto dall’Associazione Identitaria Alta Terra di Lavoro. Il presidente, Claudio Saltarelli, porgerà un saluto considerando anche il legame che lo lega alla cittadina marsicana. La Confraternita del S.S. Suffragio, rappresentata dal priore Matteo Andreoli, ha prontamente dato il supporto logistico per l’evento, e proporrà una mostra fotografica itinerante relativa ai luoghi dell’Eccidio.
Dopo i saluti del Sindaco Maria Olimpia Morgante, verrà svelata l’epigrafe in ricordo degli 89 fucilati il 23.1.1861.
Significativo l’intervento di Luciano Bonventre di Pescorocchiano, il cui trisavolo Domenico Di Matteo fu tra le vittime della fucilazione a Scurcola. In occasione dell’evento verranno svelate informazioni storiche relative ai fatti dell’eccidio.
Importante la presenza del prof. Fernando Riccardi, che esporrà i fatti che sconvolsero Scurcola e dei quali tratta nel suo prossimo libro relativo al periodo del brigantaggio.
Previsto anche l’intervento del prof. Giuseppe Morzilli, ricercatore storico della cittadina di Scurcola Marsicana.
Chiuderà l’incontro l’esibizione teatrale offerta dall’associazione dei ”Briganti di Cartore”, presidente Giuseppe Ranucci, come proprio contributo culturale all’evento.