TRASACCO – Ci si chiede a volte, perché la vita sia così ingiusta senza riuscire a trovare una risposta che dia un senso a tutto quello che sta accadendo e che possa lenire, in qualche modo, il dolore. Quando succedono tragedie che mai penseresti possano accadere a te o a chi ti è vicino, a chi ami, come si fa a capire il perché di tutto ciò?
Quanto accaduto a Erica Nazzicone di Trasacco non trova, almeno per ora, una ragione.
Una giovane vita proiettata al futuro spezzata all’improvviso, e che ha lasciato un’intera comunità sotto shock. Un tragico accadimento che rimbalza sui giornali, nonostante provochi tristezza, sgomento e rabbia per i più, passati i primi momenti, rimarrà una fotografia sul giornale. Ma chi era Erica per le persone che non l’hanno conosciuta?
Erica era una ragazza molto legata alla famiglia e con le sue due sorelle più grandi, con le quali condivideva l’attività della pasticceria in via Garibaldi. Amava il suo lavoro ed era disposta a rinunciare a ciò che stava facendo, o addirittura ad una vacanza, se serviva una mano in più. Viveva per la famiglia, per il suo ragazzo e per il suo lavoro, che ha continuato a svolgere anche mentre studiava all’Università degli Studi dell’Aquila.
Ma Erica non era disponibile solo in famiglia, lo era con tutti e a tutti regalava sempre un gran sorriso ed una parola di consolazione o una battuta per risollevare il morale, se si accorgeva che qualcosa non andava. Molto conosciuta in paese viene ricordata come una ragazza buona, solare, allegra, sempre disponibile e con la battuta pronta. Il caffè in pasticceria, il sorriso di Erica, quattro chiacchiere e la giornata iniziava davvero bene.
A Trasacco in questi giorni non si parla che di lei, di lei che, con la sua prematura scomparsa, ha lasciato tutti nello sconforto. L’atmosfera che si respira sembra ovattata e quasi ci si sente in colpa a fare un qualsiasi piccolo rumore.
Una valanga di messaggi di cordoglio e di frasi dedicate ad Erica, hanno riempito le bacheche dei social lasciati da chi l’ha conosciuta, a dimostrazione di quanto manchi non solo ai familiari ma a tutta la comunità trasaccana.
Ciò che più addolora è che, più voci pervenute, sembrerebbero mettere in evidenza il fatto che quando sia stata trasportata, la prima volta, al pronto soccorso non siano stati somministrati farmaci idonei né attivate specifiche analisi che potessero dare giusta risposta ai malori che Erica accusava. Se ci siano o meno responsabilità lo stabilirà il procedimento legale in corso. Al momento non resta che attendere gli esiti dell’esame autoptico che verrà svolto nella mattinata di sabato.
“I funerali – si legge nel manifesto affisso – si svolgeranno domenica 12, alle ore 15:00, presso la Basilica sei S.S. Cesidio e Rufino. La salma sarà esposta, nella propria abitazione in Strada 37, sabato nel tardo pomeriggio e tumulata nel cimitero di Pescina.
Ne danno il triste annuncio: il nonno, i genitori, le sorelle, il cognato, il fidanzato, gli zii, i cugini, i nipoti e i parenti tutti”.
Officerà la funzione don Francesco Grassi, che ha così ricordato la giovane: “Erica era una ragazza solare, forte, coraggiosa, piena di tanto amore ma soprattutto forte nel trascinare tutta la famiglia anche di fronte a tante difficoltà che la stessa ha dovuto subire. Una ragazza – continua – capace di trasmettere tanta positività e nello stesso tempo capace di non arrendersi mai di fronte alle vicissitudini della vita. Adesso sicuramente darà la forza alla famiglia di rialzarsi anche in questa occasione per poter ricominciare a vivere, perché – conclude il parroco – è necessario che la vita continui e, poiché Erica era amante della vita, farà sì che i suoi familiari tornino con tanto coraggio e tanta forza alle loro attività quotidiane”.
Cordoglio è stato espresso anche dalle istituzioni e dalle associazioni locali : dall’Amministrazione e dai dipendenti comunali di Trasacco, dalla Pro loco, dalla Consulta dei Giovani, dal Gruppo Alpini.