AVEZZANO – Senza girarci troppo intorno, la Ferrari vuole il mondiale 2020 che da troppo tempo manca all’appello del suo palmares.
Infatti è dal 2008 che la scuderia di Maranello non porta a casa il titolo iridato, vuoi per questioni legate alle prestazioni, vuoi per problemi di gestione interna. Per fare ciò, sta lavorando sulla nuova vettura che sarà presentata ufficialmente l’11 febbraio, come già annunciato in precedenza.
Come sarà la nuova vettura di Maranello?
La parola d’ordine è, ovviamente, eliminare o ridurre le criticità riscontrate nel 2019. Gli ingegneri, infatti, si sono concentrati su due aspetti principali: l’aerodinamica e la power unit.
Sulla prima stanno lavorando in maniera da aumentare il carico verticale e cercare di migliorare l’inserimento in curva della monoposto e, in secondo luogo, far lavorare meglio il gruppo gomme-sospensioni limitando, così, il degrado degli pneumatici, vero tallone di Achille della SF90 del 2019. Tutto ciò, ovviamente, cercando di non compromettere quel vantaggio prestazionale sul dritto che ha consentito alla monoposto di ottenere quei buoni risultati di fine stagione.
In merito alla power unit, la nuova 065, sarà una evoluzione della già performante 064, ma realizzata con nuove tecnologie che ne miglioreranno sia la potenza che l’affidabilità. Infatti è previsto un incremento di potenza di circa 30 cv sulla parte endotermica portando gli attuali 850 cv a 880. Tale potenza, sommata a quella dell’ibrido, avente circa 160 cv, arriverà ad oltre 1000 cv da scaricare a terra nel migliore dei modi e mantenere i livelli prestazionali costanti per tutto l’arco di un GP. L’affidabilità, infatti, è l’altro punto su cui si sta lavorando, in quanto, in alcune occasioni è stata il punto debole della vettura del 2019. Su questo, le nuove tecnologie unite ad una riprogettazione degli schemi di raffreddamento della power unit 065, dovrebbero garantire quel vantaggio prestazionale manifestato sul finire della passata stagione. Si ricorderà, in merito, la differenza di velocità sul dritto del motore Ferrari rispetto agli altri propulsori: infatti, risultava inarrivabile per le altre vetture, nonostante la scia e il DRS aperto.
Tutti in attesa, quindi, dell’11 febbraio dove si toglierà il telo alla nuova SF90 di Maranello quale strumento di vittoria per il mondiale di F1 2020.
Restate sintonizzati.